giovedì, marzo 29, 2007

Anatemi CEI

Che strana mattinata; malato e raffreddato da qualche giorno mi accingo finalmente a tornare tra i vivi.

Un po´per caso e un po´no , ho ascoltato "il testamento di tito" del grande Faber sbrigando le pulizie di casa : “io ho forse confuso il piacere e l´amore, ma non ho creato dolore”; poi apro il giornale e leggo la nota della CEI.
Questa volta ho provato un male fisico a leggere sta paginetta di anatemi medievali fuori da ogni contesto storico e sociale ;
Domanda: ma i vescovi italiani vivono nella fortezza di Saruman e nessuno gli ha spiegato che siamo nel 2007 oppure ci marciano?
Insomma, la laicizzazione della società è un fatto evidente, così come è evidente - da tempo - che in una società composita non possono esistere (legislazioni) morali assolute.

Ho almeno tre coppie di amici che avevano già la bottiglia in mano per festeggiare i pacs…quand´era? due mesi fa? il secolo scorso quando Giacomo l'omone di 2 metri e 20 esposto nella teca del museo di anatomia di Torino faceva da fenomeno da baraccone? in un´altra vita? in un film?

Quando ero adolescente e litigavo col parroco pensavo che tanto "una risata prima o poi li seppellirà". Cazzo che brutta fine.....
Ora credo che invece la vergogna seppellirà questa classe politica.

E noi con loro.

martedì, marzo 27, 2007

Sicurezza a Milano

La destra governa Milano da circa 12 anni.
La destra governa la regione Lombardia da circa 12 anni.
La destra ha governato il paese negli ultimi 5 anni.

La destra a Milano ieri sera (insieme al suo seguito di bottegai milanesi) ha organizzato una grande manifestazione per la sicurezza e per le periferie!!!!!!

Non è una cazzata è successo veramente.

Mi vien da dire che in effetti Berlusconi è ancora a piede libero come anche Tronchetti Provera.

Per stare in sintonia con la scuola Milanese dei vari : Scerbanenko,Cappi, Pinkets,Genna, Dazieri....credo di poter affermare che ormai è maturo un altro morto.

Altrimenti in che noir di merda si sarebbe finiti?

venerdì, marzo 23, 2007

TEMPI MODERNI N°2

Dopo aver letto e discusso in questo mese con altri blogger dei vari problemi che attanagliano questa democrazia malata (rifiuti, informazione, politica inadeguata e screditata dal cittadino) ho cercato di riflettere su quanto realmente la democraticità delle istituzioni sia presente e quanto recepita da noi tutti. In blog aperti da blogger del sud Italia ad esempio (vedasi gli articoli nei blog di Corinne, SuperK , e Freesud) si nota una totale (e come dare torto) sfiducia nelle istituzioni ed una incredibile quanto reale perdita della democrazia e della legalità in posti dove le "mafie" la fanno da padroni ed i soggetti politici ne fanno le veci.

Leggendo anche i post su questo blog , si nota una totale percezione dell'asservimento della stampa e dei media allo stato patologico della democrazia.
Un totale discredito nei confronti degli schieramenti politici e del mondo intellettuale che circuita intorno ad essi.
Un totale crollo verticale della cultura ed un potere globale del "pressapochismo culturale".

Quali sono ormai i mezzi a disposizione di una democrazia per rimanere tale?


Dopo la caduta del muro di Berlino illustri politologi e sociologi europei si sono interrogati su quale sarebbe stata la nuova frontiera delle libertà individuali nel nuovo ordine mondiale che sembrava sorgere dalla fine della guerra fredda.
Dopo qualche anno di dibattiti è stata largamente accreditata (nei salotti del pensiero) l’idea secondo cui, dopo la conquista (lungo il ‘900, nell’ordine) della libertà dalle catene dell’indigenza, dalle tenaglie degli assolutismi e dalla minaccia dello scontro distruttivo tra le superpotenze nucleari, la nuova nozione di libertà dell’homo occidentalis sarebbe stata espressa dal potere di concorrere più direttamente alle scelte di governo destinate ad incidere sul destino individuale.

In poche parole si salutava con favore la fine della cappa di limitazioni alle libertà collettive (le sfere di sovranità) e individuali che erano state offerte sull’altare dell’appartenenza ad un “blocco” che si trovava in guerra ,fredda sì, ma permanente, con un altro “blocco”.

Nel volgere di pochissimo la “digitalizzazione dell’immaginario” (così io chiamo il passaggio dell’informazione dai canali della tradizione “brain-to-brain” ai canali della rete ad accesso “brain-to-anything-to-brain”) ha suscitato la classica sequenza delle docce calda-fredda.
Si è passati dall’entusiastica speranza che la rete potesse veicolare in modo diretto ed utile la nuova forma di libertà partecipativa appena salutata dai pensatori, ai timori per le derive neo-populistiche e per l’appropriazione dello scibile da parte di altrettanto nuovi poteri tecnocratici etc.. Questa la parabola degli interrogativi.

Azzardare delle risposte? Perché no?

Io credo che sia giusto sollecitare le istituzioni democratiche ;
perché non esiste una alternativa interna alla tradizione democratica, per metabolizzare i cambiamenti di lungo periodo indotti dalla rivoluzione dell’informazione, e perché la democrazia rappresenta ancora oggi per la tutela dei diritti individuali il meno peggiore dei sistemi di governo.

Ma questa convinzione non è scevra dalla consapevolezza che ci troviamo di fronte a mutamenti ben più profondi e radicali di quelli “governabili” con gli ordinari strumenti della democrazia parlamentare.
E questo perché nessuna “morigerazione della rete” potrà arginare la diffusione prorompente del nuovo immaginario determinato dalla rete stessa: nessun frequentatore della rete percepisce più i confini nazionali come un limite della sfera dei propri interessi individuali.
Ciascuno avverte (e rivendicherà) il diritto di influire o cercare di influire sui problemi a prescindere dalla allocazione geopolitica delle risorse e dallo stato delle relazioni istituzionali.

I partiti e i sindacati (notoriamente impermeabili alle regole democratiche nelle proprie dinamiche interne) non saranno più considerati dai cittadini come i canali più efficienti per veicolare le proprie idee e farle conoscere agli altri cittadini.

Le istituzioni preposte alla erogazione dei servizi sociali già oggi non sono più l’unico né il più efficiente canale a disposizione del cittadino per fare conoscere i propri problemi e per reclutare eserciti di volenterosi e anonimi solidali, tra i quali spesso si presentano esperti (ad es. medici o giuristi, piuttosto che tecnici) più qualificati di quelli messi a disposizione dal servizio pubblico.

Il depotenzionamento dei soggetti intermedi (partiti, enti etc.) altererà l’equilibrio dei sistemi parlamentari basati proprio sulla mediazione tra popolazioni e potere.

E’ un fatto.

Una linea di tendenza insopprimibile sulla quale non esprimo giudizi.

Una linea di tendenza che certamente ci presenterà il conto.

lunedì, marzo 19, 2007

Silenzi

Sabato sera sono stato al teatro out-off a vedere l'ultimo spettacolo di Antonio Catania;
"Sandokan" tratto dal libro di Nanni balestrini "gli invisibili" in cui si parla dell'ascesa dei clan Casalesi e dei suoi boss più spietati.
Si parla di camorra , si parla di Antonio Bardellino, il primo a spostare gli equilibri del comando nel casalese con la famosa frase "nui simm'e cca e cca nui avimm'a cummanda'!" (noi siamo di qui e qui noi dobbiamo comandare) che decimò la testa dei " Cutoliani".
Si parla di Clan, si parla di Francesco "Sandokan" Schiavone che a sua volta eliminò il dittico
" Bardellino-Iovine" diventando insieme a Francesco Bidognetti " Cicciotto di mezzanotte" il boss incontrastato e miliardario della zona....
Si parla di come avvenga il controllo economico e sopratutto culturale di una zona (Agro- Aversano) che su 50.000 abitanti ha circa 5.000 affiliati ai clan, 1300 condanne al 416 bis!
Si parla di abitudine alla morte " qui un morto ammazzato all'interno della propria famiglia ce lo hanno avuto tutti, nessuno escluso,e pure mia mamma con quel cazzo di vestito nero! io odio quelle cazzo di donne vestite di nero! odio il nero! "

Si parla ... si ma a chi ?

Avevo letto un intervista ad Antonio Catania in cui alla domanda su quale risposta di pubblico avesse avuto a Roma e a Napoli la risposta era stata "scarsa , scarsissima, speriamo a Milano sia migliore perchè il problema di cui si parla è importante"
Ebbene ecco Milano....
Nel teatro non vi erano più di 15 persone il sabato!
Ed il teatro out-off è un teatro che in genere difficilmente spazi vuoti.
Ed Antonio Catania è parecchio famoso (mediterraneo, Sud, televisione ,per dirne alcuni).

E allora perchè così poco interesse?

I clan campani riescono sempre a far parlare poco di se ; è una loro caratteristica,una loro strategia.
Si parla solo quando a causa della loro struttura orizzontale priva di una cupola dirigenziale scoppiano le guerre e si innescano le mattanze.
Sembra quasi che "Gomorra" di Roberto Saviano dopo essere stato un "caso letterario" sia finito per diventare un sasso nello stagno....
Vorrei ricordare che il traffico dei rifiuti e dei brand della moda sono completamente in mano ai clan campani e che in questo periodo la cosa sta per esplodere....eppure : il silenzio.

Eppure :

Ieri , ancora perplesso per la vicenda di sabato, sono stato invitato a tenere alcune letture durante la premiazione del concorso letterario intitolato a Davide "Dax" Cesare.
Ho deciso di leggere alcuni brani dello spettacolo " Costretti a Raccontare" che stiamo preparando per la prima del 28 aprile e che parla di mafie e della visione che si ha al nord del fenomeno mafie.

Ho letto un pezzo che parla di caporalato, cemento, e sopratutto di rifiuti tossici prodotti al centro-nord nelle industrie di vario genere.
Rifiuti illegalmente smaltiti al sud tramite il controllo delle eco- mafie e sopratutto dei clan campani....un business che permette un arricchimento smisurato ai clan ed un risparmio enorme alle imprese del nord...una mano lava l'altra.
Ed il denaro arriva sempre pulito alla mano dell'imperatore.

Quando ho letto le ultime frasi del brano ho alzato gli occhi;
davanti a me la platea era completamente rapita da quel che si raccontava ed ammutolita nel sentire che questo fenomeno ci coinvolge tutti...rapita, muta,segnata nella propria coscienza.
Inutile dire dell'applauso forte e delle successive domande e complimenti,sarebbe autoclebrazione inutile e deleteria.

Utile, Utilissimo invece ricordare la frase pronunciata dalla madre di "Dax" dopo le letture:

" Al mio paese , i vengo dal sud, la mortalità dovuta a tumori è quasi più alta che qui al nord, eppure non esistono fabbriche ne produzioni inquinanti nel giro di cento chilometri....
forse perchè il mio paese è uno di quei tanti posti nel sud in cui vengono sepolti i rifiuti tossici provenienti dal nord di cui raccontava la lettura di prima..."

Allora forse è vero che la mafia uccide, ma il silenzio pure.

Link : Sandokan : http://www.einaudiroma.it/persone/r&i/AntonioCatania.htm
http://www.teatro.org/rubriche/interviste/dettaglio.asp?id_news=8163
http://www.teatrooutoff.it/content/photopages/2006-2007/Sandokan.htm

Concorso Davide Cesare : http://www.concorsodavidecesare.it/

giovedì, marzo 15, 2007

TEMPI MODERNI

"Da trentacinque anni lavoro alla carta vecchia ed è la mia love story.
Da trentacinque anni presso carta vecchia e libri, da trentacinque anni mi imbratto con i caratteri, sicché assomiglio alle enciclopedie, delle quali in quegli anni avrò pressato sicuramente trenta quintali, sono una brocca piena di acqua viva e morta, basta inclinarsi un poco e da me scorrono pensieri tutti belli, contro la mia volontà sono istruito e così in realtà neppure so quali pensieri sono miei e provengono da me e quali li ho letti, e così in questi trentacinque anni mi sono connesso con me stesso e col mondo intorno a me, perché io quando leggo in realtà non leggo, io infilo una bella frase nel beccuccio e la succhio come una caramella, come se sorseggiassi a lungo un bicchierino di liquore, finché quel pensiero in me si scioglie come alcool, si infiltra dentro di me così a lungo che mi sta non soltanto nel cuore e nel cervello, ma mi cola per le vene fino alle radicine dei capillari.(Bohumil Hrabal, Una solitudine troppo rumorosa) "


Questo brano mi è stato inviato da un amica questa mattina.
Pare che l'abbia letto su qualche blog ....magari qualcuno mi saprà anche dire dove.

Lo metto "on topic" perchè appena letto mi ha fatto tornare in mente la prima parte di un romanzo di Balzac che ho amato molto : " le Illusioni perdute" .
In modo particolare quando Lucien e David lavoravano in stamperia e si citavano addosso fiumi di poesia....una visione affascinante romantica e pasionaria che mi ha sempre affabulato.

Ho anche pensato all'adrenalina eccitata che scorreva nelle stamperie clandestine di "Q" del collettivo Luther Blisset (altro romanzo strepitoso).

Poi però lenta ed inesorabile è arrivata la conclusione :ormai questi copisti dell´era moderna stanno scomparendo;anzi le stelle della galassia di Gutenberg si sono già estinte.

Di natura non sono un pessimista, ma a volte, solo a volte, ho l´impressione che fra qualche centinaio d´anni ci ritroveremo con la clava in mano....

martedì, marzo 06, 2007

Ricambi generazionali e buoni propositi

Ho comprato a scatola chiusa l’ultimo di Tracy Thorn , mezza Everething but the girls riportata in auge dalla genialità di fine millennio dei massive attack (purtroppo il nuovo millennio ha reso anche loro un po' bolsi) e che dopo la maternita’ è ritornata alla musica.
Ci sono rimasto molto male, sembrano scarti dei primi anni ottanta , banalmente e totalmente programmati.
Si salvano due canzoni, quando invece si sarebbe dovuto iniziare da li....
Ho deciso di riportarlo indietro e cambiarlo con l’ultimo album di Lucinda Willams, prodotto da Hal Willner, si intitola "West" ed al primo ascolto è bellissimo. In cima ai buoni propositi della settimana (devo bilanciare il kharma) ci metterò quello di ascoltarlo molto di più.

http://www.lucindawilliams.com/

Ripensando alla delusione di Tracy Thorn mi sono posto un quesito che vi giro:
Tra i buoni propositi dell'anno c'è quello di andare a sentire il primo concerto italiano degli Who dal 1972 ad oggi.
Suoneranno a Verona l’11 giugno e chi come me li ha amati molto non può perderseli.
Oppure....dovrebbe perderseli.
Jhon Entwistle e Keith Moon (in pratica tutta la sezione ritmica) sono passati a miglior vita e malgrado rimangano Pete e Roger temo di ritrovarmi davanti una sorta di Cover band di quello che furono.....

Nel frattempo continuo ad ascoltare Lucinda Williams in attesa dei vostri consigli.

giovedì, marzo 01, 2007

Jeff Buckley

Torno alla musica.
Fortunatamente impegni teatrali mi stannno tenendo lontano dal terrificante Festival....perchè volenti o nolenti l'occhio ce lo butti sempre.
Evviva il teatro quindi , evviva la musica di cui dopo mesi torno a parlare qui sopra.
Ed e’ curioso ma non paradossale che stia per darvi una dritta .
In genere non lo faccio mai ho avuto per le mani questo libricino tutta la settimana.
GRACE by Daphne A. Bruke. wwwcontinuumbooks.com.

Libricino che parla di e su Grace di Jeff Buckley.

Ci sono informazioni curiose sulla crescita musicale di Jeff , sopratutto sulla sua magica ecletticita’ che lo portava a spaziare senza riserve su ogni genere senza pregiudizio alcuno.
Come per la sua voce , anche per la sua creatività la grazia era innata .

Inutile a mio avviso (o che non mi aggiunge altro) e’ tutta la parte autobiografica non di Jeff ma della giornalista e di come si e’ avvicinata alla sua musica e personalita’...troppo autoreferenziale.

Assolutamente da non perdere sono invece gli spezzoni di conversazioni riportati da interviste o registrazioni che Jeff ha rilasciato nel suo unico quinquennio artistico.
E’ sbalorditivo come un cosi’ giovane artista sia non solo a conoscenza dei trucchi del mestiere che di solito prendono decenni per un musicista ma, e dico ma, la crescita e consapevolezza umana, storica e geografica del suo essere in relazione con il mondo circostante.

Interessantissima in tal senso un intervista rilasciata prima che scoppiassero i disordini a L.A. nel 92....

Per il resto nella nostra ciclica catatonia quotidiana a volte serve un piccolo stimolo per ricordarci di qualcuno,per scoprire qualcosa che avevi ascoltato e poi senza motivo avevi smesso di ascoltare.....Era dal 2001 che non ascoltavo più Grace
Questo libercolo è stato l'impulso per tornare ad ascoltarlo
Per tornare ad emozionarmi con la sua voce : la vera voce degli angeli .

E poi Grace è un gran disco.