giovedì, settembre 29, 2005

Giorgino dal lago di Como

Ieri sera sono stato al cinema a vedere l'ultimo film di George Clooney (good night good luck).
Un po' perchè lui oltrechè un bell'uomo (uomo non fighetto) mi ispira anche simpatia per la sua semplicità e per molte sue dichiarazioni interessanti contro l'estabilishment del suo paese e contro questa assurda guerra-crociata del suo presidente.
Un po' perchè mi interessava l'argomento ed il periodo trattato dal film (libertà di stampa di espressione ed il Maccartismo).
Il film è fatto con un bellissimo bianco e nero che insieme al sottofondo musicale ed al ritmo lento risulta ammaliante.
Non so perchè però mi aspettavo qualcosa di più.
Mah forse sarà la prima impressione.

martedì, settembre 27, 2005

LIBERA CHIESA O LIBERO STATO?

La Chiesa italiana sotto l'egida della CEI (conferenza episcopale italiana) rispondendo alle contestazioni (per evidente ingerenza nella vita politica) ricevute dal cardinale Camillo Ruini riafferma "il proprio diritto-dovere di intervenire su temi di grande rilevanza morale come la vita umana, la famiglia, la giustizia e la solidarietà ".
Dalla viva voce del Cardinale Giuseppe Betori definisce "piacevole intermezzo" le contestazioni di Siena e rilancia :
"La Chiesa non si lascia intimidire e proseguirà nella sua opera ultramillenaria del discernimento evangelico e della carità pastorale.
Non rinuncerà mai al suo dovere di parlare in modo forte e chiaro per illuminare i credenti e tutti gli uomini di buona volontà sia su materie che riguardano la fede e la vita ecclesiale, sia su temi di grande rilevanza morale come la vita umana, la famiglia, la giustizia e la solidarietà".
A chi fa notare il tema dell'ingerenza politico istituzionale monsignor Betori risponde :
"Tali interventi della Chiesa non possono in alcun modo essere considerati un'indebita interferenza e tantomeno un'ingerenza nella vita del Paese, rappresentano piuttosto il costruttivo contributo del cattolicesimo al bene e allo sviluppo della nostra amata nazione".

Non entro nel merito di un istituzione politico economica ( Il Vaticano) e poco morale (la morale serve nel controllo delle persone) e di quel che afferma e produce.Costoro portano avanti i loro interessi ed hanno tutto il diritto e l'enorme capacità di farlo.
Ritengo però estremamente grave il modo in cui la società civile italiana segua questi precetti quasi come fossero legge cosituzionale dimenticando di vivere sotto una costituzione laica.
Confondendo la cultura del paese (fortemente cattolica) con le sue leggi.
Pertanto mi chiedo per quanto tempo il "peccato" venga ancora considerato un "reato" dallo splendido gregge italiano.

Ma non era un certo Cavour (per nulla comunista anzi...) tanti ma tanti anni fa a promulgare la famosa frase "libera chiesa, libero stato" ?

Mah!

mercoledì, settembre 21, 2005

I GIRASOLI

Si è spento ieri Simon Wiesenthal , il famoso "cacciatore di gerarchi nazisti".
Simon Wiesenthal era nato nel 1908 a Buczacz, in Polonia. Scampò all'Olocausto.
Fondò a Vienna il Centro di documentazione della lega dei perseguitati ebraici del regime nazista. Fu grazie alla sua sagacia investigativa che Adolf Eichmann ed altri aguzzini nazisti vennero individuati e catturati.

Ho sempre ritenuto Simon Wiesenthal un aggregato all' "estabilishment americano" anche se dall'altro lato sono sempre rimasto attratto dal suo metodo secondo cui egli non era tanto interessato alla vendetta sulla persona ma bensì al portare la "Shoah" l' "Olocausto"
di fronte a processi internazionali nei quali il carnefice confessava pubblicamente le sue terribili azioni nei confronti delle vittime (vedi il mio post su Mandela in archivio).
La svolta poi quando mio padre mi diede da leggere 2 anni fa un libro che mi colpì "I Girasoli" e mi lasciò intere giornate a riflettere sul concetto di bene , di male , e di perdono inteso nella sua forma più laica e morale.
Nel 1970 Simon Wiesenthal scrisse appunto "I girasoli": libro terribile, commovente.
Tutto parte da un episodio che risale al 1942 quando a Leopoli una Ss morente chiede ad un ebreo di perdonarlo per i crimini che ha commesso.
L'ebreo è Simon Wiesenthal, e rifiuta questa grazia al giovane nazista.
Egli sopravvisse a tredici lager, ma quel rifiuto continuò a tormentare la sua coscienza : ne discute con gli amici, nel 1946 va a trovare la madre della Ss, ma non trova la forza di raccontare quel fatto alla vecchia signora.
Infine decide di raccontare la vicenda scrivendo "I girasoli" e ne invia copie ad amici e ad influenti personalità di tutti gli stati e nazionalità chiedendo un loro giudizio sul fatto di leopoli.
Non so dire ora quale decisione Wiesenthal si sia portato con se nella sua morte ma io trovo difficile il perdono e trovo "incredibile" il tormento dato dalla coscenza seppur lo trovi estremamente umano e quindi lo comprenda.

venerdì, settembre 16, 2005

DEPECHE MODE gioie e dolori

Ho sentito alcuni brani dell'ultimo freschissimo lavoro dei DEPECHE MODE.
Sono rimasto molto colpito dall'effetto di piacere che mi ha provocato.
Devo dire che non me lo aspettavo,ed invece i nostri eroi di gioventù continuano a produrre ottioma musica; alcuni dei loro brani sono diventati dei veri e propri classici (Enjoy the silence su tutti) .
Il nuovo disco si mantiene ottimamente in equilibrio tra elettronica (molta e straordinariamente sottile) e passione, tra canzoni ben scritte semplici e ben arrangiate.
La cosa che più mi ha colpito dei Depeche è la oro capcaità di crescere e migliorare, merce rara nel music business dove di solito le prime cartucce sparate sono quelle migliori.
Ricordo come snobbavo gli inizi synth-pop con Vince Clarke e anche i primi lavori dopo la sua dipartita. Come credevo acerba la voce di Dave Gahan e come pensavo Martin Gore non all'altezza della situazione. Dopo 20 e passa anni i Depeche hanno sfornato in sequenza formidabile (interrotta da pochissimi passi falsi) alcuni dei migliori lavori di fine secolo, pur nell'ambito della musica pop. Violator, Music for the Masses, Ultra,Black Celebration e soprattutto quel capolavoro che è Songs of Faith and Devotion sono esempi di moderna "architettura musicale". David Gahan è un grandissimo cantante ed è perfino migliorato con gli anni. Deve solo evitare di fare dischi solisti perchè il genio compositivo di Martin Gore, che con tre note ti fa un pezzo memorabile, non lo si trova a tutti gli angoli.

Ora una nota dolente i biglietti per la seconda data a Milano del 19 (uniche date in italia) sono andati bruciati in due ore......IOPPROTESTO!

Il Mallinza

lunedì, settembre 12, 2005

DELIRI NOTTURNI

Ieri sera, in tardissima serata è andato in onda su Rai Uno lo Speciale TG1 su Osama Bin Laden ed Al Queida. Ebbene, senza aggiungere altri commenti personali, potrei tranqillamente affermare che al termine dello speciale O.B.L. ne è uscito completamente riabilitato.
Tra l'altro nel corso della trasmissione è stato più volte definito "il Che Guevara islamico...".
Il Che Guevara islamico! ormai "el che" viene utilizzato solo sottoforma di sproloqui senza senso e privi di confutabilità storica e sociale.
E in merito a questo astruso parallelo tra Bin Laden ed il Che come possiamo definire allora la casa editrice Mondadori che ha recentemente acquisito in esclusiva tutti i diritti dei diari del Che (per la modica somma di un milione e mezzo di euro) una società finanziatrice del terrorismo internazionale (seppure postumo)?
Tra l'altro trattasi di opere per nulla originali già stampate da altri, Feltrinelli in primis...
Vi sarebbero anche alcuni (pochi in verità) "inediti" ma la loro autenticità è fortemente dubbia... Delle due l'una:
-O alla Mondadori hanno pagato per "rottamare" definitivamente le opere del Che (ma scaduto il periodo di validità del diritto chiunque potrà ristampare quelle opere);
-O alla Mondadori c'è qualche coglione (finanziariamente parlando) di troppo.

Il Mallinza

giovedì, settembre 08, 2005

SERGIO ENDRIGO

E morto ieri...non sapevo che avesse scritto 265 canzoni...molte tristi ma belle
Non sapevo sopratutto che questa canzone che mi cantava mia madre da bimbo fosse sua:

Era una casa molto carina senza soffitto senza cucina
Non si poteva entrarci dentro perché non c’era il pavimento
Non si poteva andarci a letto in quella casa non c’era il tetto
Non si poteva fa la pipì perché non c’era il vasino lì
Ma era bella bella davvero in via dei matti numero zero.



La canzone parla da sola

Il Mallinza

lunedì, settembre 05, 2005

LA TEMPESTA

Questi nostri attori, come del resto avevo detto, erano soltanto degli spiriti, e si sono dissolti nell'aria, nell'aria sottile.
E simili in tutto alla fabbrica senza fondamento di questa visione, le torri incappucciate di nubi, gli splendidi palazzi, i sacri templi, lo stesso globo terrestre e tutto quel che vi si contiene, s'avvieranno al dissolvimento e, a modo di quello spettacolo senza corpo che avete visto ora dissolversi, non lascieranno dietro a sé nemmeno uno strascico di nube.
Noi siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni, circondata dal sonno è la nostra breve vita.

Shakespeare, La Tempesta, atto IV