martedì, febbraio 26, 2008

BUKOWSKI e Il fallimento

Dopo aver finalmente messo in scena giovedì sera il mio-nostro tributo a Bukowski con " Cronache dal Fallimento" mi sentivo appagato.

Finalmente ero riuscito a fare qualcosa di semplice su Charles Bukowski:
Leggere i suoi racconti di fronte ad una platea attenta all'interno di un Bar ...era un circolo con tanto di palco per la verità, ma anche un Bar conviviale con la situazione in divenire.

Devo ammettere che ho ricevuto solo critiche positive , sulla scelta dei racconti,sulle voci mie e di Andrea, sui musicisti che ci hanno accompagnato e la cosa mi rende felice.

Al di la di questo ho ricevuto una critica sull'autore scelto tramite una domanda interessante.

" Perchè Bukowski? perchè proprio lui? alla fine era un pazzo alcolizzato , maschilista,erotomane,si pensava un genio ma non sapeva raccontare altro che le sue sbronze,il suo vomito,le sue performance esclusivamente sessuali , la sua insensibilità nei rapporti umani.
Il suo fallimento che tanto avete osannato era solo il frutto di una vita senza arte ne parte..."

Ho pensato che le uniche persone interessanti per me nella vita, sono i pazzi, quelli che sono pazzi a vivere, pazzi a parlare, pazzi a scrivere , pazzi ad essere redenti.
I pazzi desiderosi di ogni cosa allo stesso tempo, gli unici che mai sbadigliano o parlano di luoghi comuni, ma bruciano.
Bruciano, come favolose candele gialle che esplodono come ragnatele attraverso le stelle.

Forse Bukowski era un pazzo a quel modo o forse no...era un artista , uno scrittore...ti avrebbe insultato solo per averlo definito tale.

Ma tant'è nell'arte non c'è errore proprio perchè l'arte non è una cosa oggettiva.

Se vuoi un mondo quadrato stai nel tuo ufficio postale, nella tua banca, nella tua casa.....non venirlo a cercare qui però.

E' stata l'unica risposta che mi sono sentito in dovere di dare.

Sono stato arrogante? chissà....

Ringrazio i miei compagni di viaggio per aver giocato con me e il Cicco Simonetta per averci ospitato .....a tutti nel bene o nel male qualcosa è rimasto.

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venerdì, febbraio 15, 2008

Pregiudizio (blog verità)

Questo non sarà proprio un topic interessante ma, in un pomeriggio di sole quasi offensivo, è sicuramente un momento di blog-verità.

Pregiudizio: prima Heidegger gli dà dignità filosofica, poi Gadamer lo nobilita, e così a noi tutti comuni pensatori tocca adeguarci, e pensare che c’è una ratio nascosta tra le frasi “Non ci sono più le mezze stagioni”, “Sean Connery è il miglior James Bond di sempre”, “Altezza mezza bellezza” " Qui una volta erano tutti campi "etcetera etcetera....

Però se becco chi ha dato il la al pregiudizio “Si, ma Giuliano Ferrara è intelligente”, giurin giuretta che lo tratto peggio di quanto farebbe Bukowski davanti alla domanda "ma lei si sente un poeta?".

Lo so è un po' contorto ma alla lunga ci arrivate

lunedì, febbraio 11, 2008

Un fatto che fa riflettere...

Sabato ero nel panificio.

Vedo passare, per strada, padre e figlia: due Rom .
O meglio, all’apparenza Rom. Perchè il loro aspetto mi fece pensare che lo fossero (e già la cosa mi fa incazzare con me stesso).
La bimba, setto/otto anni, entra nel panificio.
Il padre (lo era? chissà) scompare.
La bimba comincia a rovistare fra pacchetti di patatine e di taralli.
Forse guardava anche verso le nostre tasche, chissà.
Era lì, zitta, guardava. Forse con desiderio, forse aspettava l’occasione per fregare qualcosa, chissà......Il proprietario mi guarda, lo conosco bene, è un burbero ma è una brava persona :
Non vuole essere derubato ma non vuole neanche spaventarla, ferirla nell’animo.Aspetta.Poi, lei si gira e se ne va.
Io, per evitare di sentire i commenti di routine nei nagozi e tra la gente faccio altrettanto.

Esco, vedo che il padre la aspetta un po’ più in là....

Penso alla signora sindaca di questa città.
Al suo vietare l'asilo ai figli dei clandestini.....mi incazzo.
La sera ne parlo con amici.
Il discorso prende una piega particolare :

Essere clandestini, o che altro, qualsiasi status abbia il genitore non può influire sui diritti inalienabili dei figli.
Sanità, istruzione e ci aggiungo anche vita serena, insegnamento di principi che ti aiutino a diventare un adulto con un minimo di etica.

le domande che mi vengono poste sono:

Quella bambina vede riconosciuti questi suoi diritti?
O meglio: dato per scontato che lo stato dovrebbe riconoscerle quei diritti, i genitori si comportano in modo tale da lasciarglieli acquisire?
La mandano a scuola?
Le insegnano che diritti, doveri, rispetto degli altri e di se stesso ecc. sono inalienabili e irrinunciabili?
Se così non fosse, che fare?
Accade davvero che qualcuno, istituzione o che, sorvegli perchè questa bambina non si veda violentata nel corpo, nell’anima, nel suo modo di crescere e di vivere il quotidiano?
Chi la tutela, se non lo fanno i suoi?

Sarebbe a dire :

lo Stato dovrebbe provvedere ai diritti fondamentali dei bimbi “altri”.
E se si tratta di bimbi che perdono i propri diritti per colpa o dolo da parte dei genitori?
Spesso la cosa appare nel modo più esplicito.
Li mandano a fare furtarelli (furti), a mendicare.
Che fare?Toglierli ai genitori? E questo non può ulteriormente destabilizzarli?

non lo so, non lo so , ma provo a rispondere :

quella ragazzina (come altri ragazzini) già c’ha avuto la sfiga di avere due genitori “fatti così”.Aggiungiamoci che poi anche il paese (qualunque esso sia) in cui si trova a crescere le sbatte la porta sul grugno (cacciandola magari dalla scuola), costringendola a vivere bastarda.
et voilà, la ragazzina è fottuta due volte : da una nascita “sbagliata” e da una crescita “sbagliata”.Bella prospettiva.....Non se ne esce , magari farà a sua volta altri figli (se mai, giovanissima) che avranno stessa sorte.
E più le viene sbattuta la porta sul grugno e più diventerà cattiva.

Non so cosa sia scattato dentro di me...ma appena tornato a casa ho rovistato in libreria e riletto tutto in un fiato senza fermarmi per ore e ore I capitani della spiaggia di Jorge Amado .
Allora ho ripensato a me nel panificio ,a quella ragazzina ,
Io che cercavo di guardarla negli occhi, faticando moltissimo per non crearle imbarazzo, e avevo la sensazione che basterebbe tendere la mano…

lunedì, febbraio 04, 2008

Parliamo di cose serie...

Bene ...dopo la breve e gradita parentesi francese parliamo di cose serie.

Basta con la politica Italica le sue mortadelle sventolate in parlamento e i suoi personaggi simili ai pupuazzi del muppet show ....

Ora parliamo di una cosa seria : Il Rugby

Sabato Italia- Irlanda .Ottimo Prologo del 6 nazioni.

Ero nel miglior Pub irlandese di Milano per il rugby .
Il pogue mahone sito in quella porta romana resa celebre dalla canzone del compianto Giorgio Gaber ti permette di stare in mezzo ad un pubblico tipicamente "rugbystico" .

Il pub era stracolmo , fiumi di guinnes giravano a destra e a manca, gli irlandesi non erano pochi e stavano in mezzo a noi.
La gente , beve birra a fiumi, grida , incita alle azioni di attacco, esulta, eppure nessuno che gridasse "uccidilo!" o "devi morire" o frasi del genere.
Si brindava spesso insieme e alla prima meta irlandese comunque il pub ha applaudito.

La partita l'hanno vinta loro ma noi abbiamo lottato e non sfigurato.

La squadra è nuova ma direi che Nick Mallet sta facendo un buon lavoro. Ha sistemato la difesa, certo siamo ancora lenti ad avanzare , non abbiamo più Dominguez che ti faceva guadagnare 20 venti metri in velocità ma abbiamo un mischia fortissima….

Bellissima la nostra mischia! potente e compatta , forse solo Inghilterra e All Black sono superiori a noi nella mischia.

Non per niente la la nostra meta è stata condotta in mischia!

Quello meta , sicuramente il momento più bello :
tutti gli azzurri ammucchiati a spingere per guadagnare centimetri su centimetri e poi metri e metri di "terra" e tutto il pub a gridare ad ogni spinta ad ogni centimetro ad ogni goccia di sudore ad ogni alito ad ogni respiro fino a che la palla è stata apoggiata gloriosamente oltre la linea meta e il nostro incitamento si è trasformato in un boato assordante.

Speriamo che ora il buon Mallet ci insegni anche ad attaccare e sopratutto che Bortolussi raddrizzi la mira , non pretendo che diventi come O’Ghara (sabato un vero cecchino) o come Wilko, ma almeno un po’ più preciso di quanto è stato sabato..... il resto verrà.

Alla prossima ci attendono i Leoni inglesi di Sua maestà Sir Jhonny Wilkinson (Wilko appunto) brrrrrr...prevedo batosta.

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