LIBERA CHIESA O LIBERO STATO?
La Chiesa italiana sotto l'egida della CEI (conferenza episcopale italiana) rispondendo alle contestazioni (per evidente ingerenza nella vita politica) ricevute dal cardinale Camillo Ruini riafferma "il proprio diritto-dovere di intervenire su temi di grande rilevanza morale come la vita umana, la famiglia, la giustizia e la solidarietà ".Dalla viva voce del Cardinale Giuseppe Betori definisce "piacevole intermezzo" le contestazioni di Siena e rilancia :
"La Chiesa non si lascia intimidire e proseguirà nella sua opera ultramillenaria del discernimento evangelico e della carità pastorale.
Non rinuncerà mai al suo dovere di parlare in modo forte e chiaro per illuminare i credenti e tutti gli uomini di buona volontà sia su materie che riguardano la fede e la vita ecclesiale, sia su temi di grande rilevanza morale come la vita umana, la famiglia, la giustizia e la solidarietà".
A chi fa notare il tema dell'ingerenza politico istituzionale monsignor Betori risponde :
"Tali interventi della Chiesa non possono in alcun modo essere considerati un'indebita interferenza e tantomeno un'ingerenza nella vita del Paese, rappresentano piuttosto il costruttivo contributo del cattolicesimo al bene e allo sviluppo della nostra amata nazione".
Non entro nel merito di un istituzione politico economica ( Il Vaticano) e poco morale (la morale serve nel controllo delle persone) e di quel che afferma e produce.Costoro portano avanti i loro interessi ed hanno tutto il diritto e l'enorme capacità di farlo.
Ritengo però estremamente grave il modo in cui la società civile italiana segua questi precetti quasi come fossero legge cosituzionale dimenticando di vivere sotto una costituzione laica.
Confondendo la cultura del paese (fortemente cattolica) con le sue leggi.
Pertanto mi chiedo per quanto tempo il "peccato" venga ancora considerato un "reato" dallo splendido gregge italiano.
Ma non era un certo Cavour (per nulla comunista anzi...) tanti ma tanti anni fa a promulgare la famosa frase "libera chiesa, libero stato" ?
Mah!
22 Comments:
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Siena, contestato Ruini
"Siamo tutti omosessuali"
Il capo della Cei reagisce con ironia: "Piacevole interruzione"
E poi rilancia: "E' importante incrementare il dialogo tra cattolici e laici"
La contestazione a Ruini
SIENA - Fischi, contestazioni e il grido "vergogna" hanno accompagnato la premiazione del cardinale Camillo Ruini, presidente della Conferenza episcopale italiana, da parte della fondazione Liberal a Siena, a Palazzo Chigi Saracini.
Una quarantina di studenti, che avevano preso posto sullo scalone interno del palazzo, hanno cominciato a fischiare e a gridare proprio nel momento in cui Ferdinando Adornato stava consegnando il premio "Liberal Siena 2005". I giovani hanno esposto alcuni striscioni con scritte provocatorie e chiari riferimenti all'ultima presa di posizione di Ruini sui Pacs: "Libero amore in libero Stato", "Vogliamo fare un Pacs avanti nei diritti", "Siamo tutti omosessuali".
Tra i preti cattolici sono centinaia quelli omosessuali....
e continuano a fare gli ipocriti
CHE SQUALLORE RIPETO CHE SQUALLORE!!!!!!
Website: http://1550 miliardi di lire nascosti in 64 società off shore e sottratti all’attenzione del fisco!!!).
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Ritorno a scrivere su questo blog che a me pare si stia trasformando in ubna discarica di esaurimnenti vari...bisogna saltare tutti quei post anonimi deliranti per leggerne uno intelligente.
A tal prposito luchino fai qualcosa.
Temo che in merito al tuo topic non sia tanto la chiesa ad avere responsabilità per due motivi ben precisi.
- La chiesa fa quel che ha sempre fatto ovvero evangelizzazione mirata e raccolta di fondi.
Costoro possono tranquillamente esprimersi su questioni morali e dare tutti i consigli che credono.
-Piuttosto sono i nostri politici che dovrebbero ardire un poco di più ed essere dei rappresentanti della repubblica (repubblica come da costituzione fondata sul lavoro) e dello stato repubblicano invece che rappresentanti dello stato pontificio oltrechè rappresentanti dello stato mediaset!
- Inoltre sono i cittadini italiani ad avere voglia di una repubblica in cui il papa faccia da moderatore morale (come l'ayatollah in Iran) e questo è molto più inquietante di quanto non siano le opinioni del vaticano;
le quali rimarrebbero tali se non fosse per il grande seguito di beoti che si portano dietro.
A proposito di referendum e di quorum non superati per la gioia di Ruini :
Ho sentito in televisione che i due partiti di destra hanno vinto le elezioni in Polonia. In particolare il maggiore dei due "Libertà e Giustizia" mi pare si chiami ha come segretario (e candidato premier) un ex-attore mentre il fratello gemello di lui si è candidato alla Presidenza della Repubblica (della serie voti uno e prendi due). L'affluenza alle urne è stata del bassissima, il 38% degli aventi diritto. Ma perchè sulle leggi elettorali non si applicano i valori limite di quorum che sono validi per i referendum? Quanto possono dirsi legittimi e legittimati un parlamento, una maggioranza ed un governo eletti con percentuali di gradimento tanto basse?
Per la traspa :
"Ma perchè sulle leggi elettorali non si applicano i valori limite di quorum che sono validi per i referendum? Quanto possono dirsi legittimi e legittimati un parlamento, una maggioranza ed un governo eletti con percentuali di gradimento tanto basse?"
La differenza tra una consultazione elettorale ed una referendaria è data dalla sua stessa natura.
In pratica chi si astiene dalle votazioni per il parlamento (ma anche per provincia o regione o comune) DECIDE che per lui va bene chiunque vinca e qualsiasi "ricetta" applichi pertanto i vincitori sono pienamente legittimati a procedere con il loro programma.
Il referendum invece si applica solo su una legge e ne determina l'abrogazione.
Qualora però non si raggiunga il quorum minimo del 50% non è che la legge diventa immodificabile ma semplicemente non viene automaticamente abrogata.
a lucaaaaaaa
e metti la protezione spam cazzarola
Qui c'e' la spiega
Su una cosa sono daccordo con la traspa :
-è inquietante il numero di persone che seguono tali imposizioni morali e pretendono leggi che ci obblighino a seguirle .
-E ancor più inquietante quante donne seguano tali imposizioni senza rendersi conto che noi donne per il vaticano non contiamo un c....o!
Inoltre leggo nel topic :
"Tali interventi della Chiesa non possono in alcun modo essere considerati un'indebita interferenza e tantomeno un'ingerenza nella vita del Paese, rappresentano piuttosto il costruttivo contributo del cattolicesimo al bene e allo sviluppo della nostra amata nazione".
Ma sulla faccenda delle onde di radiovaticana e della leucemia sui bambini di Cesano non erano loro ad avvalersi dell'extraterritorialità?
Per l'impunità il vaticano rimane uno stato fuori dalla giurisdizione italiana e per i referendum aiuta lo sviloppo della nostra amata nazione?
Qualcuno mi speghi questo ridicolo paradosso
Brava Manu, mi è tutto chiarissimo.
Peccato però che tu non abbia risposto veramente alla domanda che indirettamente ponevo e cioè:
In caso di referendum, vista anche la natura abrogativa dell'istituto, l'assenza di quorum (assenteismo) ha una valenza per così dire positiva/confermativa rispetto ad una legge comunque esistente altrettanto non può valere per delle elezioni politiche. Che, per caso, in mancanza di quorum vengono confermati maggioranza, governo e premier precedenti?
No, ovviamente. Eppure se applicassimo lo stesso criterio dovrebbe essere proprio così.
Franceschina la differenza è che l'istituto del referendum da tre possibili risultati finali della consultazione:
1) vince il SI e la legge viene abrogata;
2) vince il NO e la legge NON viene abrogata nè può essere modificata per un tot di anni;
3) vince l'astensione e la legge rimane in vigore così com'è ma può essere modificata anche il giorno dopo il referendum.
Ps : luca che è questa cosa delle parole di verifica? prima non c'era
continuo qui Francesca( Luca quella cosa mi ha distratto)
Viceversa le elezioni sono uno "scontro" tra più parti in cui chi riceve la maggioranza dei voti validamente espressi vince.
Proprio per la sua natura di "competizione" non è possibile fissare un quorum per validare le elezioni, altrimenti ad una coalizione che si presume perdente ma che attualmente ha la maggioranza basterebbe disertare le urne per mantenere il potere inoltre con l'astensione alle politiche l'elettore dice che non gli piacciono i condidati presentati ma non da' il mandato a chi c'era in precedenza
Manu quel che la traspa sta tentando di dire è che bisognerebbe invalidare tutte le elezioni che non dovessero raggiungere almeno il numero equivalente al 50%+1 degli aventi diritto per insufficiente legittimazione.
In sistemi dove la presa del potere deve avvenire attraverso il consenso popolare questo risultato avrebbe un significato forte.
Altrimenti diamo ragione a quel fascista impenitente di Pino Rauti che sosteneva che le persone non sono uguali e quindi non possono essere uguali i diritti di cui beneficiano, sopratutto quelli politici.
Non occorre essere di sinistra per contestare l'uso (l'abuso) delle istituzioni che è stato fatto nel corso di questa legislatura. Anzi: contesto il fatto che se uno critica l'andazzo ed il malcostume politico che si sono via-via andati instaurando nel corso di quest'ultima legislatura possa essere scambiato per un simpatizzante di sinistra.
Orbene Il tuo ragionamento fila se visto nell'ambito di una logica bipolarista ed antagonistica come quella in vigore attualmente ( e sostenuta dai media).
Ma se uscissimo per un attimo dal claustrofobico dualismo destra/sinistra, rosso/azzurro, milan/inter e prendessimo come stella di orientamento gli interessi del paese, della collettività e la capacità di raggiungere risultati con una visione ed un giudizio totalmente by-partisan ci accorgeremmo che la classe dirigente è fondamentalmente una sola, che (se pure ci sono) le opposizioni estremiste e massimaliste vengono ridimensionate ed omologate pena la loro esclusione dal gioco politico/democratico, ecco, in questo caso la mancanza di un quorum elettorale suonerebbe come una sconfitta per l'intero sistema.
Altrimenti come leggere per esempio il risultato delle recenti elezioni al comune di Venezia dove al secondo turno gli elettori dei candidati di destra usciti perdenti al primo turno hanno appoggiato la candidatura di Cacciari considerato più moderato (seppure fortemente minoritario) rispetto a quella del giudice Felice Casson che godeva dell'appoggio della maggioranza degli elettori di sinistra sovvertendo completamente il pronostico con un responso a dir poco scandaloso?
E la recente proposta di modifica della legge elettorale in senso proporzionalista con sbarramento al 4% nei confronti di partiti e coalizione con premio di maggioranza come dobbiamo interpretrla se non in senso "moderato" e "centrista" dove l'alternanza politica di programmi e coalizioni è puramente formale?
Lalla ti sei inserita alla grande vedo?
e comunque in un sistema maggioritario come è il caso dell'elezione del sindaco l'elettore ha due tipi di scelta:
1)Votare il candidato più "vicino" alle sue idee/posizioni
2)astenersi dal votare.
Ovviamente un elettore di cdx voterà Cacciari invece che Casson (strano però che in Italia un magistrato sia considerato un estremista) e non vi vedo nessun sovvertimento democratico.
Viceversa in una elezione proporzionale ognuno si vota i suoi e dopo si vede di formare una coalizione che governi con il rischio che in qualsiasi momento il partito X con il 2% di voti cambi di campo e si abbia una nuova maggioranza o anche che non si riesca ad averne una.
Quanto alle "le opposizioni estremiste e massimaliste" non è che "vengono ridimensionate ed omologate pena la loro esclusione dal gioco politico/democratico" per un destino cinico e baro ma semplicemente perchè qualsiasi estemismo è per sua natura minoritario
Quanto allo sbarramento al 4% sulla nuova proposta di legge elettorale è semplicemente una furbata di Berlusconi per cogliere due piccioni con una fava:
1) togliere seggi al csx riuscendo così a ribaltare il previsto risultato elettorale;
2) far pendere una spada di Damocle sull'UDC che rischierebbe di non approdare in parlamento.
Naturalmente si tratta di mezzucci senza alcun "disegno strategico" in mente.
Ps : lucaaaaa queste parole verifica non le sopportooooo
re Ps : Francesca sei sparita? lanci il sasso e poi...
ultimo ps : lalla cosa fai così tardi, chi state incidendo?
"1) togliere seggi al csx riuscendo così a ribaltare il previsto risultato elettorale;"
Puo' darsi. Ma da che mondo é mondo gli sbarramenti si superano con una piccola alleanza elettorale "ad hoc".
"2) far pendere una spada di Damocle sull'UDC che rischierebbe di non approdare in parlamento"
Se per questo anche sulla Lega Nord; l'ultima volta é passata per il rotto della cuffia.
"Naturalmente si tratta di mezzucci senza alcun "disegno strategico" in mente."
E di efficacia discutibile aggiungerei...
Rispondo al Ps :
Io non incido! faccio post produzione qui Manuuuu!
cmq stiamo facendo un Cd di un gruppo hip hop che gira sulle loro riviste (due maroni non se posson ascoltà!)
t'ho beccato alla radio
e non facevi il catanese
volevo astenermi dal dibattito odierno
anche perché, come diceva quel tale, le chiese uccidono con l'onda
ma approfitterol per salutare la bentornante francy: ti trovo in forma... il lavoro ti carica, eh?
ma ho una curiosità, perché traspa?
Ciao lucapap si mi hai beccato (non sono io il catanese! ancora con sto fatto?) non potevo esimermi dal protestare sul fatto che alla wokiereis sia obbligatorio scendere soli!
Ricordi che discese facemmo io ed il qui presente santacruz in due con tu che ci spingevi?
Eh i tempi cambiano!
Santippede grande citazione del mitico CT . Ma le tre signorine perchè vanno sempre fuori tema?
A cominciare dalla francy trasparini (hai capito perchè traspa? santacruz?) che ha dato il via .....devono tornare a fioccare i cartellini gialli?
-Nella costituzione del nostro paese manca però un
articolo che garantisca il principio fondamentale dell'eguaglianza
di
tutti i cittadini e di tutte le cittadine. Ciò spiega anche le
discriminazioni legislative nei confronti della popolazione araba e
più in generale verso tutte le persone non ebree che vivono in
Israele. Infatti nella sua carta costituzionale Israele si definisce
uno stato ebraico, più precisamente uno stato ebraico democratico.
Di fatto, uno stato non si può definire democratico e ebraico al
tempo stesso. Infatti quello che si proclama apertamente uno stato
(mono)etnico, non può essere democratico, perché esclude
automaticamente tutte le altre etnie. (M. Warschawski).
-Io definisco tutto ciò come una forma particolare di stato che chiamo
etnocrazia, ovvero una democrazia dell'etnia dominante, che si
ritiene peraltro proprietaria del suolo e dei terreni. Altri gruppi
etnici possono anche essere tollerati, ma collettivamente è negata
loro la sovranità di cittadini dello stato di Israele, che è
riservata esclusivamente a tutte le ebree e gli ebrei, vivano essi a
Brooklyn o a Marsiglia. Una forma politica insostenibile dal punto di
vista dello stato di diritto. Peraltro, oggi ci sono cittadine e
cittadini di questo paese che richiedono l'abolizione
dell'inquadramento giuridico che rende questa prassi possibile.
Infatti se la legge assicura privilegi a parte della popolazione e li
nega all'altra, lo stato può essere plausibilmente definito
razzista (M.Warschawski).
No, la dottrina fondante dello stato di israele è sempre il sionismo.
Ovvero che l'intero territorio geografico della Palestina
appartiene
esclusivamente agli ebrei. Il «ritiro» da Gaza di fatto non cambia
nulla di questa ideologia. Pertanto quegli intellettuali che,
soprattutto durante gli anni Novanta, parlavano o sognavano di «Post-
Sionismo» erano piuttosto miopi. In diversi recenti discorsi Sharon,
facendo continui riferimenti a Ben Gurion, ha sottolineato che
dobbiamo ancora portare a termine la «Guerra d'Indipendenza» del
1948. In questa maniera vuole rendere chiaro il concetto che il
compimento del sionismo, quale ideologia fondante dello stato, è una
pagina di storia ancora tutta da scrivere.
-Antisionista è il laico. Da ciò, la completa separatezza della
costruzione statale etnico-religiosa dominante, ovvero l'essenza
del
sionismo, ridotta ad un perverso legame tra stato e religione (M. Warschawski).
Se osserviamo la sinistra del parlamento israeliano notiamo che essa
è ben lontana dal richiedere una separazione tra stato e religione, o
una riduzione delle sovvenzioni statali alle organizzazioni religiose (M. Warschawski).
Michel Warschawski è docente universitario,
giornalista e saggista israeliano.
Ho postato qui le cose che scrive xchè ancora non ho ricevuto risposta da rachela e poi perchè
Credo che nessuno di voi taccerà Warschawski di antisemitismo. Ma questo soltanto perché è ebreo. Qualunque goy che dica un decimo delle cose che dice Warschawski sarebbe bollato come antisemita. Conclusione: l'antisemitismo esiste ed è un problema; ma gridare sempre "al lupo, al lupo" contro chiunque non sia polically correct e dunque manifesti ossequio ad Israele e/o all'ebraismo non giova a nulla, incrementa il vero antisemitismo e rende ridicoli.
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