E' che quando ascolto certi politici....
E' che quando ascolto certi politici parlare di questa tornata elettorale mi viene l'orchite.
E' che quando ascolto alcuni personaggi che hanno votato a sinistra (come me) non mi stanco di chiedermi cosa diamine abbia io in comune con loro.
Sono due giorni che radipopolare analizza con questo e con quell'esponente il perchè del risultato di questo voto.
Addirittura ho sentito i diesse esultare per la vittoria di AGRIGENTO.
Un esponente UDC (e conosciamo l'UDC in sicilia!) per garantire la vittoria al centrosinistra e questi esultano....
Io rimango sempre più convinto che Prodi conta come il due di picche che poi è lo stesso identico valore di quanto prima contava il bandana.
I due non governano; fanno finta, si arrabattano.
Primo perchè senza la borsa, fuggita a Francoforte, risulta difficile farlo senza grana ;
Secondo perchè ormai siamo governati dalla finanza senza volto.
Magari pure progressista-ambientalista-monetarista-mondialista-soros-ista; e questo mica solo da noi, l’andazzo è comune.
E così se un nuovo Reagan è troppo a dx ci si premura di portarlo al centro, 0, se invece si vuole uno straccio di welfare, ecco che il Corriere-Repubblica-Il sole24, ce la menano con la Cina e bla bla bla.
Mi chiedo cosa hanno in comune con me gente come F.De Bortoli e P. Mieli : NULLA
lontani anni luce dal mio passato dal mio futuro ....eppure me li ritrovo a dettare sui loro giornali che ritengo "cartastraccia" le linee economiche e politiche di questa coalizione.
Direi che è un inizio interessante per il rapporto tra la mia gastrite nervosa e il futuro partito democratico.
Gli stati nazionali, nati con la rivoluzione francese stanno schiattando e con essi il loro prodotto più interessante:
il cittadino.
Oggi il cittadino è d’impaccio,
E' ormai stato sostituito con il
suddito consumatore,
I partiti sono in crisi,non ci rappresentano ed hanno smesso di farlo da tempo ; i sindacati pure, e i sindacalisti che vanno al governo sono anche peggio dei politici....
Risultato : ci guardiamo tutti in cagnesco; tutti single;tutti
sudditi d’un impero senza volto;un medio evo prossimo e venturo.
Il mio mal di pancia aumenta....
E infine malgrado l'arte della "gufage"
E infine malgrado l'arte della "gufage" Paolo Maldini ha alzato la coppa con le grandi orecchie tra un Galliani strafatto (ma chi gliela da la chetamina?) e il loro presidente rifatto che toccava la coppa ancora prima che arrivassero i giocatori (buuuuu).
Ieri sera Milano era una bolgia delirante.
Una cosa del genere l'ho vista solo quando a luglio l'italia è diventata campione del mondo di calcio.
Ieri sera come quell'altra volta le strade erano colme di ogni iraddiddio di gente mbriaca di alcool e di felicità ...quasi quasi non sembrava nemmeno Milano.
Già perchè in questa città ormai serve solo il calcio per far scendere la gente in strada a festeggiare;
Già perchè qui le strade si riempiono solo per il salone del mobile ,che poi io chiamo il salone del fichetto;
Già perchè qui le piazze si riempiono solo per manifestare contro gli immigrati in nome di una supposta richesta di sicurezza, che poi è come chiedere "cchiù pilu pe'tutti".
Mi chiedo dove è finita la Milano perno della cultura degli anni 50-60
Mi chiedo dive è finita la Milano colorata e contestastrice degli anni 70.
Mi chiedo dove è finita pure quella Milano di quando io avevo 20 anni , che non era certo la Milano dei raduni di "Re Nudo" o delle occupazioni storiche ma era comunque una Milano molto più colorata e freakettona e diciamocelo più divertente.
Non so darmi risposta ,o, forse prefersisco non darmela e mi rituffo nella folla festante che innonda le strade pensando ad una lista che ho letto da qualche parte .....qui sulla rete.
Ora capisco
CaZZo che futuro luminoso che ha questa città!
Meglio dormire......e domani è un altro giorno.
Di seguito vi allego la lista chi è di qui capirà:
Accumulo librivado allo spazio Oberdanvivo all’Isolavivo sui Naviglivivo in Buenos Airesvoglio un loftcompro i Taschenfaccio lo Iedfaccio filosofia in statalefaccio letterefaccio la Nabafacevo Brerafarò i soldime ne andrò da Milanofacevo la camerierafaccio la barista anzi no la barmanfaccio la djorganizzo festemi metto gli occhiali grossimi tolgo gli occhiali grossifaccio la graficafaccio la copyfaccio tante foto in digitaleho il macintoshvado alle feste di MTVche bravo Kounellische bravo Alessandro Rivache bella la mostra sulla street artgli adesiviio aderiscoguardami guardami sto appoggiata al murobevo solo la birra e il cuba libresono una tipa complicatauuuuuuh se sono complicataalmeno due concerti al mese quanto mi divertovado al Rocketvado al Plasticvado al Gasolinele mie amiche sono troppo delle pazzesono una indie rockerssono indigenteho la frangettasono estroversasono introversanon mi piace il cazzoper carità vai via con quel cazzochattiamo su messengerti faccio vedere le foto del mio gattoti mando una canzone troppo bellaquesta sera andiamo al leonkaandiamo in ticinellaminchia che flashfacciamoci una cannala barella no è da stronzinon mi interessano i ragazzi con la macchina bellaa me piace il maggiolonea me piace il furgone della Volkswagenche bello il salone del mobilequanta creativitàche bello il Mi-artbasta, Alighiero Boetti ha rotto le pallemi piacciono le foto di Basilicosono molto intenseho Fastwebmi scarico un film di Antonioni Fellini, Pasolini, Rossellini, Bologniniandiamo ai Magazzini ( o andiamo ai magazza)Godard, Truffautnon mi piace il cinema americano è troppo commercialeandiamo alla biennalei miei genitori non mi capisconomio papà mi dice solo porco diomi spezzo la schiena per farti studiarestudia cretina che io non ho potuto
E' CHE A 15 ANNI.....
E' che a 15 anni ti chiedi: ma io voglio ascoltare ciò che mi arriva dalla radio, o ci provo a farmi una mia compilesciiooon sentimentale?
allora, a 15 anni ci provai.
Lasciai la radio a vomitare "le voci languide di tutti quei cantanti con le facce da bambini e con i loro cuori infranti" e mi slanciai verso un 33 giri di mio padre : “Revolver”, bella copertina in bianco e nero, pezzi micidiali, dall’inizio (taxman) alla fine (tomorrow never knows).
Minchia, fu ciò che riuscii a dire dopo il primo ascolto, mica male ’sti beatles……
Da quel momento in poi la ricerca continuò in una smania irreversibile, io accattàvo “ummagumma” dei Pink Floyd e il mio amico Cavozzi che s’arricampava con i “Violent Femmes” mi fece conoscere quello che c'era prima di ummagumma.
E allora mi innamorai della voce un po' bambina e un po' stonata e molto simile ad un grido d'aiuto (però un grido che teneva dentro un incredibile fottuta poesia) di un certo Syd Barret che se ne era uscito pazzo e aveva lasciato i Pink Floyd al loro destino.... poi Led Zeppellin, Hendrix, Waits ed il resto della formazione....e in comune con tutti i pischelli come me c'erano i Clash e i Ramones che alle feste di compleanno non potevano mancare incisi in quelle musicassette che tenevamo nella tasca del giubotto.
L’amore per Nick Drake e Leonard Cohen e la scoperta del jazz, partendo da Davis e Coltrane per arrivare alla poesia metropolitana e raffinata di Bill Evans mi facevano capire che stavo crescendo e seppure il mio corpo rimaneva nicu nicu l'anima si faceva grande e matura....
Però poi dopo tutte queste seghe mentali si ritornava ai quattro baronetti, il cosiddetto “White album”, un doppio, lo si ascoltava almeno 4 volte a settimana.
C’era una canzone, “Back in the USSR”, che sul 33giri saltava sempre allo stesso punto.
Ancora oggi, mentre me la canto in testa, tra me e me, la canto con quel salto là…
Poi alcuni ascoltivi uscivano per perdersi per anni e anni e anni e tornare recuperati decenni dopo :tipo i Joy division, che mi sono tornati dentro da qualche mese , sopratutto mi è tornata la voce di Ian che grida struggente "Love will tears us apart.." .
Alcuni si persero per sempre nel “vabbè, bravi ma mai amati a fondo” (U2), altri entrarono nell’altare del cuore (Waits, Cohen, De André), qualche disco ascoltato sempre sempre sempre, eppoi i quattro ragazzetti che cambiarono look, e da capelli a caschetto passarono a sgargianti abiti da fricchettoni, che da quando avevo 15 anni ascoltavo sempre.…di Liverpool erano i 4...ora ne sono rimasti solo due.
Però quando metto il CD o a volte il vinile (sì perchè i vinili li faccio girare ancora) di Sgt. Pepper , o di magical mistery tour a me sembra che siano sempre in 4 vivi e vegeti e che quelle note che escono dalle casse siano state scritte ieri inteso come il giorno prima di oggi...insomma sempre belli e sempre recenti....
Comunque per farla breve i 4 erano di Liverpool
Ora c’è la finale milan-liverpool....nessuno parla d'altro!
ovvio che tiferò liverpool.
Tutto è collegato
A volte le parole non devono rimanere tra i denti.
...Non è veru c’amamu a Sicilia
si avemu a storia nto pugnu
e l’affucamu;
non è veru
si addumanu u focu
e l’astutamu
non è veru mancu
si stamu un ghiornu libiri
e pi cent’anni servi.
Non dumannamu pirdunu a storia
ora ca nni scurdamu
i martiri di tutti i tempi
ca misiru u coddu sutta a mannara
senza chianciri.....
.....Petri e fangu
Pi cu supporta a miseria,
petri e fangu
pi cu batti i manu e putenti
petri e fangu
pi cu non metti u coddu
nta furca da libirtà:
u dicu e siciliani,
e mi scatta u cori!......
Tratto da un cantico del poeta Ignazio Butitta.
Giusto per dare coraggio a molti che hanno scritto in questo blog dopo Cinisi.
Luca
Cinisi
Alle 7:00
mi imbarco a Malpensa , neanche il tempo di addormentarmi e l'aereo atterra a Palermo Punta Raisi.
Sono emozionato sto per andare a Cinisi, la città di Peppino Impastato, la città dei "cento passi" che dividevano casa sua dalla casa di
Don Tano Badalamenti , il boss mafioso che ordinò la condanna a morte di Peppino.
Peppino Impastato era un rivoluzionario puro, uno di quelli che mai aveva voluto fuggire da quella terra, la sua terra.
Preferiva tenere i suoi occhi indagatori , il suo cuore puro, la sua parola tagliente la sua forza di denuncia lì : contro quegli sguardi appena accennati, contro quel silenzio, contro l'ingiustizia.
Peppino era un eroe , uno dei pochi o tanti eroi del nostro SUD che hanno pagato con la vita le loro battaglie ...come Don Peppino Diana, come Don Pino Puglisi come Falcone e Borsellino.
Eroi che con il tempo vengono ammazzati continuamente , dal silenzio , dall'oblio della memoria.
Per questo sono emozionato .
Qui dovremo presentare il nostro ultimo spettacolo " Costretti a raccontare" .
Qui su questa terra tra questa gente davanti a questi occhi tra gli amici di Peppino.
Mi accoglie Marina , con la solita gentilezza che solo in Sicilia puoi trovare, e Guido il fotografo che ha scattato la famosa foto di Peppino con il palloncino...mi portano alla casa memoria .
E' un turbine di emozioni che sembra non finire, la strada dei cento passi, la casa di Peppino e sua madre Felicia ora aperta a tutti.
Giovanni il fratello , e poi uno ad uno conosco tutti gli amici che con lui hanno condiviso le lotte.
Mi ospita Faro,un suo amico,una persona meravigliosa;
mi racconta di come conobbe Peppino, di come lottavano contro i muri di gomma, mi narra del muro oppostogli non solo dalla DC ma anche dal PCI.
Lentamente arriva la sera , Cinisi è una città sorda , muta , infastidita da questa gente che ogni anno ricorda Peppino, che ogni anno grida a tutti che loro non dimenticano, che "la mafia è una montagna di merda" come scriveva lui.
Cinisi si trincera tra le tendine , nei bar , nemmeno uno sguardo verso quella casa aperta verso quella gente che ricorda.
Cinisi è così.....Cinisi non vuole ricordare.
Alle 22:00 salgo sul palco del teatro Alba ; è il momento.
Buio Sipario : si va in scena
http://www.peppinoimpastato.com/viewalbum.asp?newsid=423Il pubblico dalle sedie ci ascolta in silenzio , non ride non commenta tace e ascolta.....
Cosa staranno pensando? stiamo andando bene?
Lo spettacolo finisce : Io so e sono costretto a raccontare,
Francesca alza la candela, noi tre la spegnamo : buio
Scroscia un applauso enorme , caldo , lungo , sentito ....un abbraccio collettivo che vale quanto mille abbracci.
Sono felice , ebbro di emozione, ubriaco di gioia.
Così è il teatro
Così è la Sicilia
Così sono tutti quelli che da trent'anni ricordano Peppino.
http://www.peppinoimpastato.com/viewalbum.asp?newsid=423Ringrazio Faro e Monica due persone splendide che ci hanno ospitato e coccolato come figli ,che ci hanno raccontato cose che valgono più di mille libri
Ringrazio Umberto,Salvo,Guido (le foto sono sue),Marina,Martina il mitico Freesud venuto da Ribera per sentirci....
Ringrazio tutti li cumpari siculi che ho conosciuto che mi hanno fatto sentire a casa e mi hanno ancor più fatto capire che la sicilia devi conoscerla se vuoi giudicarla...
Ringrazio Giovanni Impastato e la sua splendida figlia ,che poi è la neputi di Peppino bella simpatica e di un intelligenza fresca e meravigliosa.
Malgrado tutto ringrazio anche Cinisi.
E sopratutto ringrazio la Sicilia : una terra nel bene o nel male unica al mondo.
CODA DI PAGLIA
Un’antica favola racconta che una giovane volpe cadde disgraziatamente in una tagliola; riusci’ a fuggire ma gran parte della coda rimase nella tagliola.
Si sa che la bellezza delle volpi e’ tutta nella coda, e la poveretta si vergognava di farsi vedere con quel brutto mozzicone.
Gli animali che la conoscevano ebbero pietа’ e le costruirono una coda di paglia.
Tutti mantennero il segreto tranne un galletto che disse la cosa in confidenza a qualcuno e, di confidenza in confidenza, la cosa fu saputa dai padroni dei pollai, i quali accesero un po’ di fuoco davanti ad ogni stia.
La volpe, per paura di bruciarsi la coda, evito’ di avvicinarsi alle stie.
Si dice che uno ha la coda di paglia quando ha commesso qualche birbonata ed ha paura di essere scoperto.………
Una fiaba popolare......
Giusto per commentare le dichiarazioni dei detrattori vaticani (e loro affiliati) sulle verità pronunciate da A. Rivera il primo maggio .