mercoledì, marzo 19, 2008

Figli di mezzo

"..è che siamo i figli di mezzo della storia: non abbiamo avuto nè la Grande Guerra, nè la Grande Depressione.
La nostra Grande Guerra è la vita,
La nostra Grande Depressione è quella sprituale..."

Citazia tratta da "Fight club"

Non so come mai ma la sento molto calzante nella insulsa discussione politica pre - elettorale di questo periodo.

11 Comments:

At 3:08 PM, Anonymous Anonimo said...

guarda il lato positivo, in sicilia dopo un 61 a 0 non può succedere niente di peggio.... o si?

 
At 4:30 PM, Anonymous Anonimo said...

palemmmitana non è che qui siamo messi meglio :-)

Io veramente non saprei chi votare
Veltroni si è tirato dietro di tutto ...Binetti radicali e altro.
Bertinotti si è tenuto il fardello Pegoraro Scanio,
Forse Di Pietro merita un premio per la coerenza ma anch'egli con l'affaire De gregorio ha dimostrato che può succedere di tutto anche in seno all'IDV.

Forse è proprio vero che la grande depressione è in agguato....



Sinceramente penso quello che scrisse qualcuno (non ricordo se Lucapap o lo zio) ovvero : avevate qualche speranza in questo paese allo sbando?

Per quel che riguarda il milionario che consiglia a noi donne di sposarne il figlio , mi sorprende che non abbia costui cercato di reintegrare lo Ius primae nocti.

Saluti a tutti.

 
At 4:35 PM, Anonymous Anonimo said...

Eccolo qui il nuovo radical chic che avanza: citare fight club per giustificare una sconfitta per palese incapacità di voi sinstroidi e dei vostri politici "sinistronzi" .

Di solito i vincitori lodano il valore di coloro che hanno battuto, una forma maliziosa di autoconsiderazione.

La sinistra italiana è la sola che inconsciamente riconosce che perderà anche contro una mezza calzetta al bandana, sono cose che fanno pensare, un valore intrinseco dolce per se, solo per se.

 
At 4:40 PM, Anonymous Anonimo said...

Non è farina del mio sacco quella dichiarazione roberta.

Per noi che dall'estero abbiamo fatto perdere il banana questa grande depressione elettorale è ancor più deprimente.

Ma è comunque concepibile.

Scusate ma la battuta di Berlusconi mi pare molto più accettabile delle promesse alla cazzo del Walter.

Mille euro minimi a tutti i precari.
I soldi non ci sono e quindi?
Quindi basta restringere la definizione di “precario”.

Ahi malavida!

 
At 3:15 AM, Blogger ambrojjo said...

Me lo diceva sempre mia nonna, quand'ero piccolo e non volevo mangiare le verdure: "a te una guerra ci vuole". Me lo diceva lei che ne aveva vissute due di guerre, aveva mangiato il pane coi vermi, aveva fatto 6 figli, aveva perso 2 fratelli al fronte e aveva curato suo marito accoltellato dai fascisti.
Ecco, noi, cioe' io, faccio ridere in confronto. Io che ho portato gli striscioni nei cortei, ho scritto volantini, attaccato manifesti all'universita', ho urlato slogan nei megafoni, ho sostenuto l'occupazione dei centri sociali e soprattutto ho imparato a mangiare la verdura... io sono stato niente in confronto al quotidiano eroismo di mia nonna. E tuttora sono niente.
Le nostre piccole discussioni, i nostri blog, la nostra "partecipazione attiva" di questi anni, l'impegno della cosiddetta societa' civile, sono tutte inezie.
La citazione da Fight Club, a me ha suscitato queste riflessioni.
Noi con le facce da intellettuali che facciamo gli snob e giudichiamo male le masse, ci rintaniamo nelle nostre nicchie, ci sentiamo sempre comodi nelle minoranze; andiamo sempre controcorrente, con fierezza e giustificazione. Noi che invece dovremmo crearli i movimenti...
La vita di oggi non la paragonerei ad una guerra, ma in effetti, ad una grande depressione. Siamo "figli di mezzo della storia" e' vero, e per questo non abbiamo mordente, lottiamo poco e male, e i nostri politici se ne approfittano e manovrrano a piacimento.
Non dobbiamo pero' rinchiuderci in un garage a fare a cazzotti tra di noi. Possiamo fare molto di piu'. Grillo e' riuscito a creare un bel movimento, quindi si puo' fare. Di argomenti ce ne sono tanti.

 
At 10:16 AM, Anonymous Anonimo said...

Tutti bravi a parlare, chiaro! La sinistra non esiste più' il dramma e' purtroppo questo, mettiamocelo bene in testa. Sembra ormai banale dirlo, ma il dramma e' questo! Se oggi ci ammazziamo allo stadio, se le trasmissioni maggiormente seguite sono gf, amici e sanremo e se un bel film italiano deve essere de sica, boldi ecc ecc.... Cosa pensate possa susseguire in ambito politico???? Secondo me stiamo sdolo vivendo l'epoca sbagliata, magari tra 70 anni chi ci sara' vedra' qualcosa di diverso! Oggi e' cosi, inutile ammazzarsi a dire e voler far finta di fare! Possiamo solo togliere tanta monnezza di torno... Saluti

 
At 11:48 AM, Anonymous Anonimo said...

Grillo è riuscito a Creare un bel movimento fino ad un certo punto.

Nulla contro Grillo ma intorno a lui si sono aggregati anche una quantità di pressapochisti solo per il gusto di sfanculare (e non dico che sia sbagliato) senza una minima coscienza critica.

Magari non è colpa di Grillo ma è solo un sintomo della povertà culturale che ci troviamo ad avere di fronte.

Manca Coscienza Critica consapevole o ancor meglio capacità critica mirata...

sembrerà strano ma secondo me è così.

E' difficile sentire una capacità critica che entri nella profondità del problema ...purtroppo un tempo c'era Pasolini oggi c'è Grillo e malgrado stimi Grillo purtroppo egli non è Pasolini....

Metteteci anche i movimenti che erano nati in seno a seattle , Davos, Genova...lì gli eserciti hanno ripulito ed i media hanno fatto il resto insomma non è facile oggi.

Per il resto sono abbastanza daccordo con Ambrojio che senza sicumera ha espresso una situazione che cripticamente il Mallinza ci ha esposto con la citazione di fight club.

Io tremo che i movimenti debbano avere un lato culturale molto ma molto più forte di quello odierno altrimenti è una caporetto.

Salutozzoli

 
At 6:33 PM, Blogger lucapap said...

la questione è:
chi vende qui a Palermo il miglior panetto di pasta di mandorle per fare il latte omonimo?

per ora la cassata migliore è quella di Oscar (zona piazza Einstein)
http://www.oscarpasticceria.it/

invece rimangono un'esperienza mistica le cassatelle di Scopello
soprattutto se appena estratte dall'olio bollente

per sfincione e ravazzata, sto studiando

 
At 7:56 PM, Anonymous Anonimo said...

ah ah ah lucapap hai capito il lato migliore della sicilia e vedo che la osservi con gran gusto!!! :D

Oscar fa un gelato buonissimo!!! Slurp!

Ti consiglio di mangiare i cannoli a Dattilo (provincia di Trapani) e Piana degli Albanesi (Palermo). Se vai qui, ascolta la gente, il comune si chiama così proprio perchè il dialetto è albanese parlato da siciliani a tutti gli effetti.

Ah, naturalmente visto che l'estate si avvicina, ti consiglio di fare una passeggiata a San Vito Lo Capo e mangiarti un bel piatto di couscous! :P

Un'ultima cosa, a fine aprile se ti interessa, a Modica c'è "l'Eurochocolat", dura cinque giorni, se fanno come l'anno scorso dovrebbe esserci anche una notte bianca... naturalmente mangi tutto a base di cioccolato, io purtroppo ho degli impegni in quei giorni e non credo di farcela.. almeno ci mando qualcuno!!! :)

 
At 1:39 AM, Blogger lucapap said...

di Piana degli Albanesi abbiamo un'attrice, Marta, che ha un accento veramente strano e diversissimo dal palermitano (pronunicia tutte le "o" finali quasi come delle "u")

San Vito lo conosco molto bene
mi strafocavo di ricciola anni fa da Galante, che anche il Mallinza conosce bene... anche Brasazius?

Ci vado o sabato o domenica a San Vito a mangiare il couscous, pensa te... e mi fermerò a Scopello per una cassatella bollente...

mi devi dire dove prendere il panetto da portare al pupo che diventa matto per il latte di mandorla


ah!
il termine palermitano di oggi è:
spaghiggiato

 
At 1:25 PM, Blogger lucamallinza said...

Ricciola da Galante è fantastica.

Bisogna dire che a San Vito Lo capo difficilmente non finisci dal signor Galante, visto che è tutto suo ....

Il brasazio ricorda bene Galante , sopratutto il suo numero acrobatico con le vongole ha ha ha ha (ideologo era lì o era a santa maria la scala da Giovanni?)

Saluto con molta invidia i due palermitani

 

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