mercoledì, luglio 11, 2007

INCIPIT

C’è chi è fissato con Sky, chi con il fitness, chi con il gossip, chi con la pajata (e a questi ultimi va tutta la mia simpatia), chi con il calcio, chi con i vini (vedi post precedenti).
Molte donne ad esempio sono fissate con la nutella
Io sono fissato con una parte dei libri, anzi con l’inizio, la prima frase dei libri,tipo “quel ramo del lago di Como", "Nel mezzo del cammin di nostra vita.." insomma avete capito.

Questa cosa molti la chiamano INCIPIT

Ogni volta che stringo amicizia con qualcuno, ben presto gli/le chiedo quale sia l’incipit libresco che più è rimasto impresso, e puntualmente vengo guardato come un pazzo.
Voi non potete guardarmi, per cui a voi posso chiederlo liberamente.

Qual è l’incipit libresco che più vi piace?

Scommetto che non mi risponde nessuno oppure scatta il dibattitone...

Ps : non vale andare O.T. ....vale invece citare anche fumetti od opere teatrali...si aprano le danze

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40 Comments:

At 2:47 PM, Anonymous Anonimo said...

ne ho quattro ( la solita esagerata)il primo già da solo racconta tutto il libro.

1) lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. mio peccato, anima mia.

2) ha detto il revisore, sì, il nome di questo segno è deleatur

3) muchos años después, frente al pelotón de fusilamiento, el coronel aureliano buendía había de recordar aquella tarde remota en que su padre lo llevó a conocer el hielo.

4) chiamatemi ismaele.

 
At 2:49 PM, Anonymous Anonimo said...

Io ne ho più d'uno liuck , scusami ma è impossibile sceglierne uno.

“Chiamatemi Ismaele”

“Il cielo sopra il porto aveva il colore di un televisore sintonizzato su un canale morto”

Seduto sul cesso senz’asse del retro della cella, ero intento a lucidare le orribili scarpe dalla punta bulbiforme che venivano fornite a chi stava per uscire.

Un giorno di primavera, nell’ora di un tramonto straordinariamente caldo, a Mosca, agli stagni Patriarshie, apparvero due signori.

Tyler mi trova un posto da cameriere, dopodiché c’è Tyler che mi caccia una pistola in bocca e mi dice che il primo passo per la vita eterna è che devi morire.

 
At 2:51 PM, Anonymous Anonimo said...

“Mio caro Marco…”

da Memorie di Adriano.

 
At 2:53 PM, Anonymous Anonimo said...

“notte raminga e fuggitiva lanciata veloce lungo le strade d’emilia a spolmonare quel che ho dentro, notte solitaria e vagabonda a pensierare in auto...”

 
At 2:54 PM, Anonymous Anonimo said...

"le donne, i cavallier, l’armi e gli amori
le coretsie, le audaci imprese io canto"

e tutt’intero il primo capitolo de La difesa di Luzin, di Nabokov

 
At 2:57 PM, Anonymous Anonimo said...

Non vale allora anche io ne metto più di uno...quasi tutti insieme stiamo scrivendo!
Si vede che è questa l'ora del cazzeggio!!!

E' che ne scrivi uno e poi li scovi nella memoria, li ricolleghi a film e voci narranti profonde e grevi, deliziosamente conturbanti:

“Avevo una fattoria in Africa”.

 
At 3:04 PM, Anonymous Anonimo said...

Questo:
“Il venticinque settembre milleduecentosessantaquattro, sul far del giorno, il Duca d’Auge salì in cima al torrione del suo castello per considerare un momentino la situazione storica. La trovò poco chiara. Resti del passato alla rinfusa si trascinavano ancora qua e là. Sulle rive del vicino rivo erano accampati un Unno o due; poco distante un Gallo, forse Edueno, immergeva audacemente i piedi nella fresca corrente. Si disegnavano all’orizzonte le sagome sfatte di qualche diritto Romano, gran Saraceno, vecchio Franco, ignoto Vandalo. I normanni bevevan calvados.”
Ovviamente l’ho copiaicollata, non la ricordavo tutta a memoria.
“I fiori blu” di Raymond Quenau

 
At 3:09 PM, Anonymous Anonimo said...

"oggi mamma è morta o forse era ieri..."
Albert Camus " Lo straniero"

-

“Tutte le famiglie felici si somigliano tra loro. Ogni famiglia infelice è infelice a modo suo”.

L. Tolstoj, Anna Karenina.


A questo punto potrei scriverne altri ma lascio questi come tributo rubato ai due più grandi conoscitori dell’anima umana che mai abbiano messo penna sulla carta.

Orpo...che complimemtone!

 
At 3:47 PM, Anonymous Anonimo said...

“magari mai nessuno ci chiedesse nulla, e quasi non ci domandasse, nessun consiglio né favore né prestito, neppure quello dell’attenzione, magari non ci chiedessero gli altri di scoltarli, i loro problemi miseri e i loro penosi conflitti così identici ai nostri, i loro incomprensibili dubbi e le loro insignificanti storie…”

questo è l’incipit del romanzo che sto leggendo : “il tuo volto domani” di javier marìas.

 
At 3:52 PM, Anonymous Anonimo said...

lalla e Manu Vi piace questo?

“Sull’Atlantico un minimo barometrico avanzava in direzione orientale incontro a un massimo incombente sulla Russia, e non mostrava per il momento alcuna tendenza a schivarlo spostandosi verso nord. Le isoterme e le isòtere si comportavano a dovere. La temperatura dell’aria era in rapporto normale con la temperatura media annua, con la temperatura del mese più caldo come con quella del mese più freddo, e con l’oscillazione mensile aperiodica. Il sorgere e il tramontare del sole e della luna, le fasi della luna, di Venere, dell’anello di Saturno e molti altri importanti fenomeni si succedevano conformi alle previsioni degli annuari astronomici. Il vapore acqueo nell’aria aveva la tensione massima, e l’umidità atmosferica era scarsa. Insomma, con una frase che quantunque un po’ antiquata riassume benissimo i fatti: era una bella giornata d’agosto dell’anno 1913.”

 
At 3:55 PM, Anonymous Anonimo said...

“The sky above the port was the color of television, tuned to a dead channel.”
-
Per ovvie ragioni, non posso che approvare la scelta n° 2 dello zio.


http://project.cyberpunk.ru/lib/neuromancer/

 
At 3:57 PM, Anonymous Anonimo said...

Grande Paolino...cmq è inutile far tanto gli intellettuali, perché stringi stringi uno dei miei pilastri formativi è stato questo:

“c’era, alla periferia delle minuscola città, un vecchio giardino in rovina; nel giardino sorgeva una vecchia casa, e nella casa abitava pippi calzelunghe”.

 
At 4:03 PM, Anonymous Anonimo said...

"uno dei miei primi vanti era stato il mio nome. Avevo presto imparato che arturo è una stella"

Mallinza ma il tuo o i tuoi????

 
At 4:05 PM, Anonymous Anonimo said...

A proposito: “Verso la fine di un luglio caldissimo, sul far della sera, un giovane uscì dallo stanzino che aveva in affitto nel vicolo N., scese in strada e lentamente, quasi esitando, si diresse verso il ponte di S.”

E' vero che aveo promessi di fermarmi ai primi due ma questo omaggio glielo dovevamo, al vecchio Zio fedor, no?

 
At 4:09 PM, Anonymous Anonimo said...

Ma che fate state a parlà de libri con sto caldo???? yahowwwwn che palle boia dhè

Comunque se tanto vi interessa :

"Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell’estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c’è un piccolo e insignificante sole giallo.
A orbitare intorno ad esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c’è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un’ottima invenzione"

dè luca vieni a Livorno questo week?

 
At 4:49 PM, Anonymous Anonimo said...

“Fuga dalla morte”
Negro latte dell’alba noi lo beviamo la sera
noi lo beviamo al meriggio come al mattino lo beviamo la notte
noi beviamo e beviamo
noi scaviamo una tomba nell’aria chi vi giace non sta stretto.
Nella casa vive un uomo che gioca colle serpi che scrive
che scrive in Germania quando abbuia i tuoi capelli d’oro.

Margarete egli scrive
egli s’erge sulla porta e le stelle lampeggiano egli aduna i mastini con un fischio
con un fischio fa uscire i suoi ebrei fa scavare una tomba nella terra
ci comanda e adesso suonate perché si deve ballare.

Negro latte dell’alba noi ti beviamo la notte
noi ti beviamo al mattino come al meriggio ti beviamo la sera
noi beviamo e beviamo.
Nella casa vive un uomo che gioca colle serpi che scrive
che scrive in Germania quando abbuia i tuoi capelli d’oro.

Margarete i tuoi capelli di cenere Sulamith noi scaviamo una tomba
nell’aria chi vi giace non sta stretto
Egli grida puntate più fondo nel cuor della terra e voialtri cantate e suonate
egli trae dalla cintola il ferro lo brandisce i suoi occhi sono azzurri
voi puntate più fondo le zappe e voi ancora suonate
perché si deve ballare.

Negro latte dell’alba noi ti beviamo la notte
noi ti beviamo al meriggio come al mattino ti beviamo la sera
noi beviamo e beviamo
nella casa vive un uomo i tuoi capelli d’oro Margarete
i tuoi capelli di cenere Sulamith egli gioca colle serpi.
Egli grida suonate più dolce la morte la morte è un Mastro di Germania
grida cavate ai violini suono più oscuro così andrete come fumo nell’aria
così avrete nelle nubi una tomba chi vi giace non sta stretto.

Negro latte dell’alba noi ti beviamo la notte
noi ti beviamo al meriggio la morte è un Mastro di Germania
noi ti beviamo la sera come al mattino noi beviamo e beviamo
la morte è un Mastro di Germania il suo occhio è azzurro
egli ti coglie col piombo ti coglie con mira precisa
nella casa vive un uomo i tuoi capelli d’oro Margarete
egli aizza i mastini su di noi ci fa dono di una tomba nell’aria
egli gioca colle serpi e sogna la morte è un Mastro di Germania.
I tuoi capelli d’oro Margarete,
i tuoi capelli di cenere Sulamith.

 
At 10:12 PM, Anonymous Anonimo said...

il naufragar m'è dolce in questo mar

 
At 11:12 AM, Blogger lucamallinza said...

Allora sono felicissimo perchè avete tutti risposto alla grande!
Emozione!Ariosto, Nabokov,Bulgakov,W.Gibson,Dosto...siete dei grandi

I miei??

Beh potrei fare il figo e dire che adoro la perfezione stilistica dello zio willy e quindi :

"When shall we three meet again in thunder lightninig or in rain " di macbeth

oppure

"Who's there?" di Hamlet

dove when ovvero quando e who ovvero chi sono il tema delle due tragedie (amleto il tema del chi..essere o non essere, e macbeth il tema del quando..quando sarò re?)

Potrei dire l'inizio perfetto di harry potter ove nelle prime tre righe c'è già tutta la storia...

Ma poi invece penso che vivo di sentimenti forti e allora per me i tre incipit sono quelli che hanno fortemente iniziato una storia che mi ha datto emozioni forti:

1) "Aprile è il più cridele dei mesi..."

2) " Dalla stessa cantonata della piazza yanahuanca da dove, con l'andare del tempo, sarebbe emersa la guardia d'assalto per fondare il secondo cimitero di chinche, in un umido settembre il tramonto esalò un vestito nero..."

3) "Nella divisione ministeriale,meglio non dire di quale divisione si tratta,non c'è nulla di più suscettibile di divisioni ,uffici pubblici e quant'altro..."

4) "La cosa più abbondante è il paesaggio .Anche se tutto il resto manca di paesaggio c'è ne è sempre stato d'avanzo , un abbondanza che solo per un miracolo instancabile si spiega giacchè senza dubbio il paesaggio è precedente all'uomo e nonostante ciò non si è esaurito ancora. sarà perchè costantemente muta : ci sono epoche in cui il terreno è verde,altre giallo,poi marrone oppure nero.
E anche rosso in certi luoghi che è il colore dell'argilla o del sangue versato.."

5) "Titì l'inverno se lo sentiva dentro..."

Beh eccoveli i miei preferiti ora sta a voi indovinare chi sono anche se sono facili.

Baci

 
At 11:23 AM, Anonymous Anonimo said...

Vabbè luchino ....

la 1 è T.S. Elliot la terra desoloata;la 3 è il cappotto di Gogol e la 5 è marinai perduti di Jean Claude Izzo ...solo per quest'ultimo potrei amarti alla follìa ..un romazo splendido e devastante, anche per la terra desolata te dare na "bottarella"..hi hi hi


gli altri due proprio non ci arrivo

 
At 11:28 AM, Anonymous Anonimo said...

Io conosco la 1 (terra desolata di Elliot) la 3 (Cappotto di gogol) ma sopratutto la 4.

La quattro è "Una terra chiamata Alentejo" in origine "Levantada de chao" del grandissimo Josè Saramago .
Romanzo splendido, poetico, storico,politico, capolavoro stilistico , la famiglia Mau tempo resta nel cuore a grattarti l'anima mantenedola ruvida fino alla fine...bravo Mallinza

 
At 11:30 AM, Anonymous Anonimo said...

1) Elliot terra desolata
2)Manuel scorza "rulli di tamburo per Rancas" o " Cantare di agapito robles" non ricordo quale dei due
3) Gogol il cappotto
4) non conosco
5)Il sole dei morienti di Jean Claude Izzo

Ci ho provato

 
At 11:34 AM, Anonymous Anonimo said...

Vebbè grazie all'aiuto dell ideologo sulla 4 (confesso che non ci sarei mai arrivato) faccio la lista giusta

1) "Terra Desolata" T.S.Elliot
2)"Storia di garabombo l'invisibile" Manuel scorza
3) "Il cappotto" N.V. Gogol
4)"Una terra chiamata alentejo" Josè Saramago
5)"Il sole dei morenti" di JC Izzo

Roby invece di distribuire bottarelle gratuite non sbagliare il titolo di Izzo.

 
At 12:25 PM, Blogger lucapap said...

"A Topolinia e' una bella giornata"

 
At 4:27 PM, Blogger lucamallinza said...

Bravi ma imprecisi su Manuel scorza (mi cadete proprio su di lui)non c'entra Agapito robles e Nemmeno garabombo qui siamo ancora ad Hector Chacon "el Nittalope" comunque vi do le risposte.

1) "Terra Desolata" T.S.Elliot
2)"Rulli di Tamburo per Rancas" Manuel scorza
3) "Il cappotto" N.V. Gogol
4)"Una terra chiamata alentejo" Josè Saramago
5)"Il sole dei morenti" di JC Izzo

Confesso che il mio incipit preferito in questo momento è proprio Scorza che se la gioca con Izzo e Saramago.
Sopratutto se penso al "tramonto che esalò un vestito nero " che altri non è che il vestito del terribile dott Francisco Montenegro .....cioè messo all'inizio del primo dei 6 libri che poi faranno l'epica che faranno insomma è un emozione pura.Stessa cosa per Izzo quel "Titì aveva l'inverno dentro di se" come inizio di una storia devastante...brividi.

Ammetto che mi ha emozionato anche leggere l'icipit di 100 anni di solitudine della Manu (aureliano buendìa ah!) e L'incipit de "l'etranger" di camus grande Ideologo ma sopratutto l'isola di arturo della morante proposto dal maestro albi.....che bello come siete recettivi!

 
At 4:36 PM, Anonymous Anonimo said...

Sono contento Luca che hai riconosciuto "l'isola di arturo".
L’Isola di Arturo si legge molto più volentieri della Storia.
C’è più poesia, c’è tutto lo spirito lirico della Morante, la sua straordinaria capacità di esprimere il passaggio dalle confuse emozioni dell’infanzia al sentimento dell’amore, che di quelle rappresenta la sublimazione.
Però la Storia è proprio quello che la Morante voleva scrivere di più, il tremendo messaggio che fin dall’inizio le stava in corpo e che non poteva uscire se non attraverso un autentico spasmo, una contrazione dolorosa.
Perchè questo è la Storia, un autentico travaglio, come un parto, in cui Elsa finalmente butta fuori quello che aveva dentro. Ed inevitabilmente a rimetterci è la forma, la facilità e la piacevolezza della lettura, perchè troppa è la sofferenza di quelle pagine.
La Storia è il grido di dolore dell’innocenza schiacciata negli ingranaggi della storia (appunto), l’inutile rassegnazione di chi è destinato ad essere vittima. Un messaggio tragico che trae l’origine dalla sua vita.
L’Isola di Arturo è più “bello”, la Storia è più “sentito”.

 
At 4:39 PM, Anonymous Anonimo said...

Bellissimi i "cantare" di scorza , il mio preferito è Garabombo come eroe indio..anche se pure el nittalope è notevole.

Devo ammettere che ora che ho capito l'inizio con il vestito del dott. Montenegro i brividi vengono anche a me..

 
At 8:56 PM, Blogger freesud said...

"Nell'ombra della casa, sulle rive soleggiate del fiume presso le barche, nell'ombra del bosco di Sal, all'ombra del fico crebbe Siddharta, il bel figlio del Bramino, il giovane falco, insieme all'amico suo, Govinda, anch'egli figlio di Bramino".

Saluti

 
At 1:08 PM, Anonymous Anonimo said...

"Sostiene Pereira di averlo conosciuto in un giorno d'estate. Una magnifica giornata d'estate, soleggiata e ventilata, e Lisbona sfavillava. Pare che Pereira stesse in redazione, non sapeva che fare, il direttore era in ferie, lui si trovava nell'imbarazzo di metter su la pagina culturale, perché il "Lisboa" aveva ormai una pagina culturale, e l'avevano affidata a lui. E lui, Pereira, rifletteva sulla morte. Quel bel giorno d'estate, con la brezza atlantica che accarezzava le cime degli alberi e il sole che splendeva, e con una città che scintillava, letteralmente scintillava sotto la sua finestra, e un azzurro, un azzurro mai visto, sostiene Pereira, di un nitore che quasi feriva gli occhi, lui si mise a pensare alla morte. Perché? Questo a Pereira è impossibile dirlo..."

ciao

 
At 1:12 PM, Anonymous Anonimo said...

JUN' CHIRO TANIZAKI : MAJUTSUSHI "IL PRESTIGIATORE"

" Ora non ricordo più bene in che città e in quale paese ho incontrato quel prestigiatore. Potrebbe essere stato a Tokyo, in Giappone, oppure in una colonia del sud Pacifico o dell'America del sud, o ancora in qualche imbarcadero dalle parti della Cina o dell'India. È stato comunque in un paese in un angolo della terra lontanissimo dall'Europa, culla della civiltà. Di sicuro so che è avvenuto una sera in un luogo molto frequentato, in un quartiere di una città assai prosperosa"

 
At 1:27 PM, Anonymous Anonimo said...

Ciao Luchino...
E' tanto che non vengo qui.
Molto bello il topic con gli incipit.
Ho visto che tra i tuoi preferiti c'è anche Jean Claude Izzo.
Mi sono perdutamente innamorata dei suoi romanzi...

E' inutile dire che in quiesto momento io metterei tutti i suoi e siccome tu hai messo uno dei più belli partendo da quello metto gli altri :-)

un bacio a tutti i Kompagni del blog simpatici e antipatici ....

1)"L'inverno Titì se lo portava dentro. In quell'istante, gli sembrò perfino che il freddo fosse più pungente nel suo corpo che fuori, per strada. Forse per questo non batteva più i denti, aveva pensato. Ormai non era che un unico blocco di ghiaccio, come l'acqua nei canaletti lungo i marciapiedi..."
IL SOLE DEI MORIENTI
_
2) "Marsiglia quel mattino aveva colori da mare del Nord. Diamantis trangugiò in fretta un Nescafé nella sala comune deserta. Poi scese sul ponte fischiettando Besame mucho, il motivo che più spesso gli tornava in mente. Anche l'unico che sapesse fischiare. Tirò fuori una Camel da un pacchetto stropicciato, l'accese e si appoggiò al parapetto. A Diamantis quel tempo non spiaceva. Non quel giorno lì, per lo meno. Si era svegliato con un umore già impiastrato di grigio.
Lasciò vagare lo sguardo sul mare, verso il largo, come per allontanare il momento in cui, come tutti gli altri marinai dell'Aldébaran, avrebbe dovuto prendere una decisione. Decidere non era il suo forte. Da venticinque anni ormai si lasciava portare dalla vita. Da un cargo all'altro. Da un porto all'altro"
MARINAI PERDUTI
_
3)"Aveva solo l'indirizzo. Rue des Pistoles, nel Vieux Quartier. Erano anni che non tornava a Marsiglia. Ora non aveva più
scelta"

CASINO TOTALE
_
4)"Dall'alto dei gradini della stazione Saint-Charles, Guitou, come lo chiamava ancora sua madre, contemplava Marsiglia. "La grande città". Sua madre ci era nata, ma non gliel'aveva mai fatta vedere. Malgrado le promesse. Adesso era lì. Solo. Come un adulto.
E tra due ore, avrebbe rivisto Naïma.
Per questo era venuto..."

CHOURMO
_
5)"La sua vita era laggiù, a Marsiglia. Laggiù, dietro quelle montagne che, stasera, il sole al tramonto colorava di un rosso vivo. "Domani ci sarà vento" pensò Babette.
Da quando, quindici giorni prima, era arrivata a Le Castellas, un villaggio delle Cévennes, alla fine della giornata saliva sul crinale. Percorrendo il sentiero dove Bruno portava le capre.
Qui, aveva pensato il mattino del suo arrivo, nulla cambia. Tutto muore e rinasce. Anche se ci sono più villaggi morenti che vivi. Sempre, prima o poi, un uomo reinventa i gesti più antichi. E tutto ricomincia. I sentieri, coperti dalla sterpaglia, ritrovano la loro ragione di esistere."

SOLEA

 
At 3:22 PM, Anonymous Anonimo said...

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このような都市問題を解決し、活力ある都市社会を創造していくためには、市民・大学・企業・自治体が、その英知を結集し、具体的課題に取り組み、着実な成果をふまえていくことが必要です。
そのため、地域社会に根ざした調査研究、政策策定、具体的プロジェクトをすすめていくため総合科学活動の中核としての機能をになう機関を設立するものであります。

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〒651-0083 神戸市中央区浜辺通5丁目1番14号
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At 3:27 PM, Anonymous Anonimo said...

Kiur Aarma hakkab tootma dokfilme
11.12.2002 14:42
.
Paari järgmise aasta jooksul alustab tootjafirma Ruut mitme uue dokfilmi võtteid, kavas on jõuda naaberriikide turule.
Ruudu peaprodutsent Olavi Paide kinnitab, et plaanid on suured ja kahe esimese filmiga alustatakse loodetavasti juba tuleval aastal.
“Usume, et Eestis on piisavalt ainest ja tegijaid, et toota filme, mis pakuvad huvi ka teistele maadele,” räägib Paide.
Esmajoones on kavas minna Venemaa turule. Selles suunas töötamiseks on Ruut võtnud tööle eraldi inimese.
Ruudu dokfilmide produtsent Kiur Aarma ei ole nõus värskest ideest lähemalt rääkima.
“Tahame nende filmidega jõuda Venemaa ja Euroopa vaatajateni,” on Aarma napisõnaline.
Aarma peab dokfilmide juurde jõudmist Ruudu loomulikuks arenguks, sest kõigile Eesti telekanalitele saateid tegevas Ruudus on juba mõnda mõeldud laienemisest teiste audiovisuaaltoodete turule. Hiljuti valmis kaubamärgi Ruut Pictures all täispikk mängufilm “Vanad ja kobedad saavad jalad alla”, mis on Ruudu filmiharu esimene töö.

 
At 3:27 PM, Anonymous Anonimo said...

Kiur Aarma hakkab tootma dokfilme
11.12.2002 14:42
.
Paari järgmise aasta jooksul alustab tootjafirma Ruut mitme uue dokfilmi võtteid, kavas on jõuda naaberriikide turule.
Ruudu peaprodutsent Olavi Paide kinnitab, et plaanid on suured ja kahe esimese filmiga alustatakse loodetavasti juba tuleval aastal.
“Usume, et Eestis on piisavalt ainest ja tegijaid, et toota filme, mis pakuvad huvi ka teistele maadele,” räägib Paide.
Esmajoones on kavas minna Venemaa turule. Selles suunas töötamiseks on Ruut võtnud tööle eraldi inimese.
Ruudu dokfilmide produtsent Kiur Aarma ei ole nõus värskest ideest lähemalt rääkima.
“Tahame nende filmidega jõuda Venemaa ja Euroopa vaatajateni,” on Aarma napisõnaline.
Aarma peab dokfilmide juurde jõudmist Ruudu loomulikuks arenguks, sest kõigile Eesti telekanalitele saateid tegevas Ruudus on juba mõnda mõeldud laienemisest teiste audiovisuaaltoodete turule. Hiljuti valmis kaubamärgi Ruut Pictures all täispikk mängufilm “Vanad ja kobedad saavad jalad alla”, mis on Ruudu filmiharu esimene töö.

 
At 6:29 PM, Blogger lucapap said...

il blog di luca è stato pawned

 
At 6:32 PM, Blogger lucapap said...

cmq il mio inizio preferito di questa settimana e':

Oh, the summer time is coming
And the leaves are sweetly turning
And the wild mountain thyme
Blooms across the purple heather
Will you go, lassie, go

 
At 10:05 PM, Anonymous Anonimo said...

Terrone maledetto ecco i nostri:
vediamo se li riconosci, il secondo no di sicuro, il primo solo se ti impegni (non vale google)!

1) Stai per cominciare a leggere il nuovo romanzo "Se una notte d'inverno un viaggiatore" di Italo Calvino. Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell'indistinto. La porta è meglio chiuderla; di là c'è sempre la televisione accesa.

2)Eccoci qui, ancora soli. C'è un' inerzia, in tutto questo, una pesantezza, una tristezza...Fra poco saro' vecchio. E sarà finita, una buona volta.

3) E' tutto accaduto, piu' o meno.
Le parti sulla guerra, in ogni caso, sono abbastanza vere. Un tale che conoscevo fu veramente ucciso, a Dresda, per aver preso una teiera che non era sua

4)La prima volta che incontrai Dean fu poco tempo dopo che mia moglie e io ci separammo.

 
At 4:52 PM, Anonymous Anonimo said...

1) Nel diciottesimo secolo visse in Francia un uomo(...) Al tempo di cui parliamo, nella città regnava un puzzo a stento immaginabile per noi moderni. Le strade puzzavano di letame, i cortili interni di orina, le trombe delle scale di legno marcio e di sterco di ratti, le cucine di cavolo andato a male e di grasso di montone;(...)Il contadino puzzava come il prete, l'apprendista come la moglie del maestro, puzzava tutta la nobiltà, perfino il re puzzava, puzzava come un animale feroce, e la regina come una vecchia capra, sia d'estate sia d'inverno.

Patrick Sunskind "Il Profumo"
(in memoria di miguel merdinez)


2) Mi piaceva una ragazza, volevo impressionarla, per impressionarla avevo scritto un romanzo, nove racconti e trenta poesie. Lei aveva letto il romanzo, i nove racconti e le trenta poesie, aveva detto sei bravo, scrivi bene,io li adoro, gli artisti. Poi si era messa con un ultrà neonazista del Lecce.
Non ho ancora capito dov'è che ho sbagliato.

Gianluca Morozzi "L'era del porco"


3)Io sono un uomo malato... astioso. Sono un uomo malvagio. Credo di essere malato di fegato. Del resto non ne so un accidente della mia malattia e non so neppure esattamente cosa mi faccia male.

Fedor Dostoevskij "Memorie dal sottosuolo"

4) E'incredibile. Mi sono seduto con la ferma intenzione di scrivere qualcosa di acuto e capriccioso,ma,neanche a farlo apposta, non riesco a pensare e niente di acuto e capriccioso: non in questo momento, almeno. L'unica cosa alla quale riesco a pensare, ora, è la bolletta.

Jerome k. Jerome "I pensieri oziosi di un ozioso"

5)Ogni notte, prima di addormentarsi, l'ultima cosa che vede è una macchia di umidità sul soffitto che prima o poi dovrà decidersi a dipingere. Ogni mattina, al arisveglio, quella macchia è ancora la prima cosa che vede.

Renzo Di Renzo "Un motivo privato"

 

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