venerdì, giugno 02, 2006

Alla parata militare.....

Questa mattina ho visto in tv la parata militare lungo Via dei Fori Imperiali a Roma.
Il 2 novembre , il giorno in cui l'Italia diventava una repubblica dopo essere stata una monarchia, un regime ed uno squallido impero nato sui gas urticanti sparati sui guerrieri Etiopi.
Solo poche riflessioni: Nel 1989 questa squallida manifestazione era stata sopressa.
Nel 2000 è rinata per colpa di un certo Carlo Azelio Ciampi.
Credo che festeggiare la Repubblica con l’esaltazione delle armi sia una azione esecrabile.
La Repubblica non l’hanno fatta le Forze Armate.
Certo; a Cefalonia ed in altri posti i soldati che non si unirono ai Repubblichini di Salò combatterono il nazifascimo e si impegnarono a liberare l’Italia dallo squallido ventennio.
Ed è anche vero che molti soldati mandati a fare le guerre di aggressione( dall’Africa alla Russia)erano povera gente, contadini spesso analfabeti vissuti in epoca fascista senza gli strumenti culturali adeguati per capire fino in fondo l’ingiustizia di tali operazioni militari.
Ma La Repubblica, nata dalla Resistenza, l' hanno costruita i partigiani, le diverse forze politiche che insieme hanno creato la nostra Costituzione .
Poi per sessant’anni l’hanno fatta i lavoratori, quelli che hanno faticato nelle fabbriche, nei campi, l’hanno fatta gli insegnanti, i settori democratici delle forze dell’ordine e tutti coloro che con il sudore e la fatica si sono guadagnati il pane quotidiano.

Ma l’esercito no!

Sessanta anni fa l’esercito magari poteva avere un ruolo!
Eravamo in piena Guerra Fredda e l’idea comunemente accettata era che la difesa della patria andava affidata alle forze armate.C’era un che di vero, inutile negarlo.
D'altro canto non si può negare che proprio da alcune frange delle Forze Armate sono venuti i pericoli più grossi per la democrazia italiana con un paio di tentativi di Golpe, l’addestramento di quella struttura clandestina denonminata Gladio pronta ad intervenire in caso di vittoria elettorale delle sinistre, ed altre cosette varie.
Oggi il pericolo per la nostra sicurezza, per il nostro benessere, per la nostra vita viene dalla GUERRA. Non da una guerra in particolare ma dalla GUERRA.
Quella guerra mondiale in cui siamo immersi che ha creato un sistema di guerra , un’economia di guerra, una cultura di guerra.
Quella guerra che lo scorso anno ha speso a livello mondiale 976 miliardi di dollari per gli eserciti e le armi.
Quella guerra su cui i grandi capitalisti mondiali, i signori delle multinazionali, i petrolieri, le lobby di ogni tipo e chissà chi altro ancora, fanno enormi profitti mantenendo vivo un sistema che permette al 18 per cento della popolazione mondiale di vivere nel superfluo ingrassando a dismisura con l’80 per cento delle risorse mondiali lasciando l’82 per cento degli abitanti della Terra a tentare di sopravvivere con solo il 20 per cento delle risorse del pianeta in termini di acqua, cibo, terra, petrolio, gas, materie prime, etc…
Forse sarebbe opportuno smettere di investire in armi ed eserciti.
Bisogna ripristinare diritti, diritti umani per tutti.
La via non è certo quella degli eserciti e delle bombe "intelligenti".
La via è quella della diplomazia della cooperazione.
Allora perchè festeggiare la Repubblica esaltando le armi e le Forze Armate?
Trovo tutto ciò deprecabile e vergognoso , e ho provato un certo fastidio nel vedere alcuni personaggi da me votati sedere a fianco sorridenti ad osservare una parata.
Una parata militare.............

19 Comments:

At 5:20 PM, Anonymous Anonimo said...

Bertinotti alla parata con la spilletta della pace sembrava tanto il soldato di full metal jacket con il simbolo della pace sull'elmetto a fianco alla scritta " Born to Kill".
Mah! che brutte cose....

 
At 5:23 PM, Anonymous Anonimo said...

Ah perchè il fausto ha partecipato alla parata militare in questione?
Hai hai lo scranno della camera inizia a pesare con i suoi obblighi e il suo carico di incoerenza...

 
At 5:25 PM, Anonymous Anonimo said...

Almeno lui ha fatto dichiarazioni anti belliche e contro la parata militare. Almeno aveva la spilletta della pace. Come presidente della camera doveva parteciparvi.Ma quantomeno ha posto la questione. Ben diversi i visi sorridenti di D'Alema e Fassino ed il faccione del mortadella.Ma era sopratutto D'Alema che sembrava trovarsi molto a suo agio BUUUUUUUUUU

 
At 5:29 PM, Anonymous Anonimo said...

Finita la tregua elettorale?
Iniziamo a sparare sui DS?
guardate che avete un presidente della camera coinvolto in questo governo.Ora fare i soliti giochini dialettici anti-fassino o anti-D'Alema è estremamente incoerente visto che in questo governo ci siete anche voi.
Iniziare criticando la faccia di D'Alema e fassino alla parata del 2 giugno è quantomeno squallido.
Vuol dire attaccarsi alla prima occasione. Non è tanto il topic che contesto (condivisibile e condiviso) quanto la vostra sicumera da ponzio pilato.

 
At 5:43 PM, Anonymous Anonimo said...

Sono qui in quanto rappresentante del Parlamento, istituzione che deve essere presente soprattutto alla celebrazione del 60.mo anniversario della Repubblica -.
spiega Bertinotti a margine della sfilata militare - però "la mia persona è rappresentata con i colori che porto, che sono i colori della pace".

L'arcobaleno. Il cuore di Bertinotti batte da quella parte, ma i doveri istituzionali lo obbligano a stare sul palco. Mentre sfilano migliaia di soldati in divisa e carrarmati e armi di ogni genere. Dipendesse dall'uomo e non dal presidente "vestirei questa parata con i colori della pace". Sì, ma come?, gli chiedono i cronisti. Lui non ha dubbi: "In tempi" di pace, si può fare senza esibire le armi".

Una dicotomia, quella dell'esponente del Prc, che non piace proprio ai compagni di tante battaglie pacifiste. Quegli stessi compagni che partecipano alla contro-parata romana. O che, da ministri, scelgono di festeggiare la Repubblica in modo alternativo.

Non perdona Marco Rizzo dei comunisti italiani quella che definisce la "mancanza di coerenza politica" del presidente della Camera. "Bertinotti - spiega - non era legato ad alcun obbligo istituzionale, e in ogni caso a prevalere dovrebbe essere un obbligo di coerenza politica: non si può essere contro la guerra per tutta la vita e poi salire sul palco delle autorità per la sfilata del 2 giugno. Abbiamo sperato fino all'ultimo che ci ripensasse, ma non è stato così".

Toni egualmente polemici anche dal disobbediente, ormai deputato del Prc, Francesco Caruso: "Fossi stato Bertinotti, avrei disobbedito". O dal già esponente di Rifondazione Marco Ferrando: "I militanti da una parte, in piazza, i rappresentanti dall'altra, sul palco. Non poteva esserci immagine migliore della spaccatura in atto". Secondo Ferrando "la verità è che si è tornati all'ipocrisia del doppio binario, alla separazione tra le parole e le cose: tutto questo è molto triste, e lo è ancora di più se lo si fa soltanto per una poltrona, pure importante come quella del Presidente della Camera".

E allora non è casuale se il ministro comunista Paolo Ferrero, anch'egli di Rifondazione, se ne vada a festeggiare la Repubblica in una casa di cura per anziani in quel di San Germano Chisone, in provincia di Torino. O che Alfonso Pecoraro Scanio, ministro verde per l'Ambiente, scelga il 2 giugno alternativo andando a inaugurare la rete dei parchi nazionali.

 
At 5:45 PM, Anonymous Anonimo said...

Ok incoerenza e concordo.
Ma quante polemiche assurde!
Iniziamo da quel poveraccio di Caruso...Caruso il disobbediente antiparlamentare che ora siede in parlamento viene a parlare di incoerenza? ma vada a cagare Caruso! e per cortesia lo segua il veteromausoleo di Ferrando!

 
At 5:48 PM, Anonymous Anonimo said...

Bravo yoda! concordo pienamente sulle polemiche assurde...sembra che stare a sinistra voglia dire fare polemica per principio.
Peccato che questo governo abbia già dichiarato di voler ritirare le truppe, peccato che sia già stata concessa una grazia che si aspettava da anni....Ma voi continuate a polemizzare sulla parata militare..

 
At 5:49 PM, Anonymous Anonimo said...

Traspa ti stai scatenando vedo...
Peccato che qualcuno seduto lì qualche anno fa ha bombardato il Kossovo o sbaglio?

 
At 6:04 PM, Anonymous Anonimo said...

IRAQ: D'ALEMA, RITIRO TRUPPE SIGNIFICA NON LASCIARLE LI'

Per il ministro degli Esteri Massimo D'Alema il ritiro delle truppe dall'Iraq dovra' rispettare appieno gli impegni assunti in campagna elettorale. "E' evidente - ha detto D'Alema conversando con i giornalisti a margine della riunione informale con i colleghi dell'Ue a Klosterneuburg, alle porte di Vienna - che, se vogliamo ritirare le forze armate dall'Iraq dobbiamo ritirare le forze armate, non lasciarle. Quindi daremo vita alle forme di cooperazione che sono compatibili con quanto abbiamo detto in campagna elettorale". Alla domanda se le nuove forme di cooperazione "politica, civile e umanitaria" dovranno avere una protezione militare, D'Alema ha replicato: "Queste cose le vedremo, sono questioni che verranno esaminate con realismo e serieta'".

 
At 6:07 PM, Anonymous Anonimo said...

Mamma mia .... questa sera ho trangugiato dodici chili di cozze scoppiate pescate ai cantieri navali di Posillipo...Me le avevano date per buone!
credo di avere il colera...scorreggio piritazzi puteolenti ed emano sinistri bagliori fluorescenti: ho chamato questa mia creatura " Notte Vesuviana". Scusate devo andare via, una colata lavica nauseabonda mi ha riempito la mutanda...

 
At 6:08 PM, Anonymous Anonimo said...

ZZZ

IL SUPREMO ALLEVATORE DI VERMI SENTENZIA: TUTTO CIO' E' ESTREMAMENTE DISDICEVOLE !!!

PUTREFAZIO PTREFAZIO PENITENZIAGITE!

 
At 6:12 PM, Anonymous Anonimo said...

QUESTA È LA GUERRA, SIGNORI di David Maria Turoldo

E’ triste e drammatico dirlo ma questi poveri ragazzi non sono morti per nessuna patria che non siano le menzogne di qualche petroliere americano e le ambizioni di qualche piccolo politico italiano

di Don Gianfranco Formenton, parroco di S.Angelo in Mercole e S.Martino in Trignano

Primo comandamento di tutti gli eserciti: / tu non avrai altra ragione / all’infuori della ragione (impazzita) / di colui che ti manda. / I soldati devono solo uccidere / ed essere uccisi.

Questa è la guerra, signori, che ora è il dolore della nostra Italia ma che è la quotidiana tragedia di gran parte dell’umanità. Ora siamo noi a piangere perché a morire sono stati i nostri figli ma questa è la guerra, signori. I soldati fanno questo di mestiere: "uccidere ed essere uccisi". Il dramma è l’ipocrisia degli uomini di stato che prima li mandano ad "uccidere e ad essere uccisi" e poi ostentano un dolore attonito ed ufficiale che non ha nessuna forza morale su di noi che conosciamo i meccanismi di questa come di tutte le altre guerre.

Questa è la guerra, signori, che obbedisce solo alla "ragione “(impazzita) di colui che ti manda. Sono i "mandanti" i responsabili di questi morti come di tutti gli altri morti senza onori. Delle migliaia di morti civili che nessuno aveva mandato, senza patrie e senza politici e presentatori televisivi ad ostentare dolori ufficiali. Il "valore aggiunto" di essere italiani (o americani) non toglie alla morte la sua tragicità e il suo carico di dolore. Le madri, i figli, le fidanzate, non hanno patria, non hanno nazionalità. Soffrono tutte allo stesso modo, indicibilmente allo stesso modo, anche le madri, i figli, le fidanzate dei "nemici".

Questa è la guerra, signori, che sovverte i comandamenti della vita, che tutto distrugge davanti a se, che non sopporta eccezioni "umanitarie". Perché tutti i soldati sono uguali e tutti i soldati per le proprie patrie sono i migliori ma tutti uccidono e sono uccisi. E tutti sono uomini ingannati dalle bandiere e dalle ideologie e dal fanatismo o dalla necessità economiche che li convincono a buttare la vita per qualche migliaia di dollari al mese.

Questa è la guerra, signori. Ma non raccontate ai nostri ragazzi che questo è un bel morire, che questa è la patria, che questo è un ideale. Il petrolio, il "posto al sole", i "sacri confini", la "guerra al terrorismo" non sono ideali. Sono sempre e solo "pretesti" dei furbi governanti di questo mondo per convincere tanti piccoli uomini a morire per loro. Sì, è triste e drammatico dirlo ma questi poveri ragazzi non sono morti per nessuna patria che non siano le menzogne di qualche petroliere americano e le ambizioni di qualche piccolo politico italiano.

Questa è la guerra, signori. E se anche l’ipocrisia del teatrino della politica italiana ha stabilito che ora è il momento del dolore, è un dovere civile gridare l’assurdità di questo dolore e del dolore degli altri, dei troppi, dimenticati. E rifiutarsi di ingrossare le fila delle retoriche e vuote "liturgie" patriottiche che da sempre preparano altre guerre ed altri morti. Questa è la guerra, signori. E noi ci rifiutiamo di servire queste meschine "patrie mercantili". "Deus non vult!" E poi sulla terra intera a innalzare monumenti "Ai Caduti"! così felici di essere caduti!

Ma provate a fissare quei corpi squarciati, a fissare la loro smorfia ultima sulle facce frantumate, e quegli occhi che vi guardano.

Provate a udire nella notte l’infinito e silenzioso urlo degli ossari: "Uccideteci ancora e sia finita"!

 
At 6:19 PM, Anonymous Anonimo said...

Evviva la Festa della Repubblica! Abbasso l'idea che l'unica rappresentazione dell'identità nazionale possano essere le Forze Armate.

60° anniversario del suffragio universale in Italia, evviva! Un po' mortificante, per la verità, il pensiero che soltanto da 60 anni le donne abbiano diritto di voto.

 
At 12:31 PM, Anonymous Anonimo said...

Solo un idiozia cieca a sinistra può creare queste inutili polemiche.Il 2 giugno è il giorno in cui i savoia se ne sono andati ed è stata istitutita la repubblica.Niente di grave.E una festa giusta. L'italia era una monarchia quel giorno diventò una repubblica , cosa c'è di grave a festeggiare?Volevate un soviet supremo? ma andate a cagare i soliti veterocomunisti...

 
At 1:19 PM, Anonymous Anonimo said...

Dopo gli ultimi fatti di sangue (gli ennesimi in Iraq) non sarebbe il caso che il governo di sinistra si decida a ritirare le truppe? Voglio dire una mossa alla zapatero...dobbiamo ancora pagare tributi a questa folle cazzata dell'esportazione della democrazia?
O dobbiamo ancora vedere questi signori sorridenti di fronte ai carri armati delle parate militari?

 
At 1:22 PM, Anonymous Anonimo said...

Se conosco l'Italia come la conosco da sempre adesso i mondiali di calcio creeranno una sorta di anestesia per un mese e poi le vacanze e poi...insomma prevedo di vedere le truppe in Iraq per ancora qualche mese.
Traspa tu che sei più "addentro" alle "cose della coalizione" cosa ci puoi dire di preciso?

 
At 1:25 PM, Anonymous Anonimo said...

Okkei va bene in tempi tecnici..ma una dichiarazione netta? cioè dire come zapatero " CE NE ANDIAMO" e dirlo chiaramente senza fronzoli dovrebbe bastare a calmare le acque cazzo!

 
At 1:26 PM, Anonymous Anonimo said...

CHE SQUALLORE CHE SQUALLORE

Parisi che si presenta ai microfoni addolorato e mentre finge sta pensando alla lista di sottosegretari

RIPETO CHE SQUALLORE!

 
At 2:05 PM, Anonymous Anonimo said...

ZZZ

PUTREFATIO , PUTREFATIO, PUTREFATIO

MALEDICTIS VERAMORUM PITREFATIO

PENITENTIAGITE!!!!!

 

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