giovedì, novembre 29, 2007

Non si esce vivi dagli anni 80...ma pure oggi

Qualche piccolo pensiero guardando il parlamento in questi giorni;

l’atteggiamento ondivago di gran parte della sinistra a sinistra di D’Alema è simile all’atteggiamento ondivago di Dini e compagnia cantante.

Dini lo fa chiaramente per ottenere poltrone, come l'amico suo Mastella.

La sinistra… (voglio essere ottimista) per tener fede al mandato del suo elettorato.

Ma (perchè c'è sempre un ma) se così deve essere, si dovrebbe uscire dal governo.

Ma(perchè ad un ma ne segue sempre un altro) così si favorirebbe Berlusconi, come fece Bertinotti qualche anno fa.

Insomma, non se ne esce, se non con profonde variazioni al sistema elettorale.

Oppure ....se a sinistra cercassimo di recuperare quella che fu la sinistra ...e magari ....oddio! questo è un discorso troppo complesso.

13 Comments:

At 5:22 PM, Blogger lucamallinza said...

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

 
At 5:43 PM, Anonymous Anonimo said...

So che non ti stanno simpatici i vari diliberto & co.
Però sentivo che denunciavano Prodi di essere schiavo di Dini, e siccome mesi fa lo eravamo di Mastella, mesi addietro del berlusca etc…

Mi chiedo…

Ma cosa vogliono? Entrambi dico, i “Komunisti” e quelli come Dini? Perchè la maggioranza dovrebbe essere un loro ostaggio?

quello che vogliono è semplicemente impossibile.

Vogliono un governo “di sinistra”
in un paese di destra e soprattutto in un parlamento che di sinistra ha poco.

Il loro problema è semplice,
hanno (o pensano di avere) un elettorato - soprattutto rifondazione -
profondamente antigovernativo (in senso esistenziale)
e massimalista (in sendo politico)
e quindi devono (o pensano di dovere) rimarcare le distanze col governo,
definire la propria identità,
mostrare disagio e distanza dal resto.

Ma pretendendo sempre di più,
mostrandosi insoddisfatti,
alzare sempre l’asticella
riesce nella sconsolante (sconsolante , veramente sconsolante) impresa di non riuscire a comunicare a NESSUNO le cose che,anche grazie a loro, questo governo fa,
di trasmettere sempre l’impressione di instabilità e fragilità,
di riempire i giornali (soprattutti quelli di destra ma
anche quelli dell’establishment finanziario)
di polemiche inutili, invece che dei successi del governo.

In sostanza, pur avendo ragione in moltissime cose,sono un esercito di teste malate,incompetenti e masochiste
e meritano di essere buttati fuori a calci dalla politica italiana
(le persone certo, mica le idee).

Un bambino saprebbe fare di meglio.

Ora dimmi tu che ne pensi nel tuo filosofeggiare....

 
At 2:13 AM, Anonymous Anonimo said...

basta con sti centri socialiiii


metti nei link

www.rozzanorossa.org
www.concorsodavidecesare.it

o non ti facciam mettere i dischi con lisa...

a domani fratè

 
At 1:09 PM, Anonymous Anonimo said...

Liuck, a me il teatrino della politica nostrana pare certe volte una bruttissima copia della commedia dell’arte.

Scenette e sparate del tutto inconcepibili in un paese civile e moderno, del tutto comuni invece qui da noi.

Come certe grottesche sedute parlamentari, in cui la dialettica viene espressa a vaffanculo a tutta callara da una parte all’altra dell’emiciclio, a gesti dell’ombrello, ad urla belluina da mercato del pesce, a farneticanti striscioni srotolati perchè c’è la diretta in tivvù.

Per arrivare, allo zenith del cappio sventolato con intenti … evidenti (on.speroni della lega qualche anno fa).
certe cose si vedono e si sentono solo qui da noi ed in qualche lontana repubblichetta delle banane.

Per il resto non sono daccordo con la traspa sul mandare fuori a calci nel sedere ...in fin dei conti Giordano non ha detto cose sbagliate ...dovrebero uscire ma così si favorisce quell'altro e allora tiriamo avanti ostaggi dei poteri forti un po' meno antipatici degli altri poteri forti.

Insomma non se ne esce come dici tu Luca

 
At 1:10 PM, Anonymous Anonimo said...

E tra l'altro dimenticavo :

Non si può governare un progetto politico di società solo sfruttando "la paura di quell'altro" se cadi tu.

Mi sono rotto i coglioni di questa situazione

 
At 1:15 PM, Anonymous Anonimo said...

Traspa su alcune cose non ti capisco però nel merito, penso che c’hai pienamente ragione
nel giudizio sui Komunisti duri e puri.
in linea di massima li ritengo più velleitari che realmente propositivi, più ostruzionistici che dialettici.
in poche parole : sostanzialmente inabili al “mestiere” di governare.

Un ulteriore considerazione.

dati alla mano, il nostro è un paese che può vantarsi d’una curiosa peculiarità : sarebbe a dire che sia la coalizione che governa, sia quella che si oppone, sono ridotte da tempo a due cumuli di macerie.

è quasi surreale ’sta cosa.

 
At 6:53 PM, Anonymous Anonimo said...

lucamallinza ha detto...

Dunque dico la mia su alcune cose:

io non penso che gli elettori di rifondazione siano antigovernativi, credo che siano i capi di rifondazione a pensare questo del loro elettorato.

E il problema nasce perché anche questa gente che dovrebbe essere a contatto col popolo, alla fine vive dentro le loro piccole assemblee dove ci sono i trotzkisti, sindacalisti di base, autonomi e gente di grande visibilità ma di scarsissimo peso politico.

Dmmi tu se il 20 per cento di una partito che prende nella realtà
più di un milione e mezzo di voti deve essere formato da trotzkisti!
come se in Italia ci fosse un esercito di 300.000 trotzkisti pronti
alla rivoluzione permanente!

quanto a noi, io penso che tutte le politiche siano possibili e che una politica di sinistra in Italia sia necessaria.

Ma una politica di sinistra non deve e non può
fondarsi sullo spreco di denaro che ha caratterizzato
il nostro welfare sino ad ora.

Se vogliamo migliorare il sistema sociale,
la sinistra deve rendere questo sistema efficiente,
se vogliamo migliorare la sanità,
dobbiamo riformarla.

Non è possibile credere che il paese del clientelismo democristiano,il paese delle raccomandazioni e dei concorsi truccati,il paese delle tangenti craxiane e dell’incredibile
ruberia della casa della libertà debba essere protetto,

anzi DIFESO dalla nostra sinistra in nome dei principi
dell’intoccabilità dell’impiego pubblico e delle bandiere
sui criteri di spesa.

Una sinistra che si mettesse a combattere le ingiustizie dall’interno
del nostro sistema e ne eliminasse gli sprechi e lo rendesse
più efficienti acquisterebbe un consenso molto superiore
(d’altronde era questo il segreto di berlinguer).
E invece questi non sanno far altro che spendere, spendere senza costrutto (un miliardo e settecento milioni per dare 105 euro una tantum agli incapienti… e l’anno prossimoa che fai? te li riprendi?)
partencipando allegramente al festino di soldi pubblici che
è (ed è sempre stato) il nostro stato sociale
___________
Su Dini : dini sta facendo quello che va fatto,
ha difeso l’accordo firmato dalle parti sociali e votato dall’80% dei lavoratori ed ha difeso i saldi dei conti dai rifondaroli allegri.
Che voglia passare di là ho qualche dubbio,
che spinga per cacciare rifondazione dal governo sono certo,
che questo comporti la fine di prodi non sono sicuro,
se mi chiedi se io tifi per lui ti rispondo di no,
ma almeno lui lo capisco e fa il suo mestiere,
la sinistra non sa fare il proprio
_____
Ma essere antigovernativi in senso esistenziale (sta a dire che sono contro il governo per tendenza caratteriale, che sarebbero e sono sempre stati contro tutti i governi,anche quando al governo ci sono loro)
e massimalisti in senso politico (sta a dire che nella prassi politica
sono estremisti, poco inclini ai compromessi, e alle contaminazioni)
non è certo la soluzione che può giovare agli stessi ceti che eleggono rifondazione.

Ora io non sono rifondarolo.
Ora io men che meno sono affascinato dal PD ....

Per questo mi ritrovo daccordo con il discorso complicato del mallinza alla fine del suo topic.

 
At 6:55 PM, Anonymous Anonimo said...

Disputatione ben argomentata intorno alli significati molteplici delle dissertationi et allocutioni di mastro Brasazio
>>>>>>>>>
“Ma una politica di sinistra non deve e non può
fondarsi sullo spreco di denaro che ha caratterizzato
il nostro welfare sino ad ora”
.
Il “nostro welfare” sono anche rendite di posizione lucrate da beneficiari ascrivibili ad aree politiche tutt’altro che di sinistra, create da governi in cui la sinistra era meno che un ectoplasma, giammai eliminate da governi di qualsivoglia colore a motivo del loro peso lobbystico, che incidono in misura enorme sulla spesa corrente ed impediscono di fatto di allocare diversamente le risorse.
>>>>>>>>>>>>>>
“Se vogliamo migliorare il sistema sociale,
la sinistra deve rendere questo sistema efficiente,
se vogliamo migliorare la sanità,
dobbiamo riformarla”
.
I baronati politico-scientifici che governano la sanità sono un’entità immanente che scolora nell’indistinzione politica; nessuno, proprio nessuno, ha interesse a migliorarla (anche se, come media, il nostro sistema sanitario è più che discreto); la differenza politica la fanno gli strumenti per depredarla (al nord la mafia non assilla)
>>>>>>>>>>>>>>
“E invece questi non sanno far altro che spendere, spendere senza costrutto (un miliardo e settecento milioni per dare 105 euro una tantum agli incapienti… e l’anno prossimoa che fai? te li riprendi?)
partencipando allegramente al festino di soldi pubblici che
è (ed è sempre stato) il nostro stato sociale”
.
Vero; trattasi di misura demagogica e per nulla strutturale.
Me ne dici una, proposta da noi tecnocrati, che fosse realmente praticabile?
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
“Che voglia passare di là ho qualche dubbio,
che spinga per cacciare rifondazione dal governo sono certo,
che questo comporti la fine di prodi non sono sicuro,
se mi chiedi se io tifi per lui ti rispondo di no,
ma almeno lui lo capisco e fa il suo mestiere,
la sinistra non sa fare il proprio”
.
A causa della legge elettorale balorda, questo governo si regge su una maggioranza risicatissima anche grazie ai voti “comunisti”; possibile che tutte, ma proprio tutte, le istanze provenienti da costoro siano da considerarsi massimaliste, radicali e quindi inaccettabili, mentre quelle provenienti da altre aree costituiscono un mirabile esempio di equilibrio e riformismo?

(sul protocollo welfare hai ragione in pieno, però; il testo è quello e si deve andare avanti)
>>>>>>>>>>>>
“massimalista in senso politico sta a dire che nella prassi politica
sono estremisti, poco inclini ai compromessi, e alle contaminazioni”
.
esempio di contaminazione all’epoca del PD: metalmeccanico fiom che calza Tod’s.

Oh, cumpari: viri cà staiu zanniandu.

 
At 6:59 PM, Anonymous Anonimo said...

"Non è possibile credere che il paese del clientelismo democristiano,il paese delle raccomandazioni e dei concorsi truccati,il paese delle tangenti craxiane..."

Questo è un paese clientelista e democristiano, questo NON è un governo di sinistra, ma solo l'anticamera del "grande centro". Ieri sera notavo come Dini e Franceschini si facevano i complimenti a vicenda.
Pensavo a come stanno cercando di far fuori con eleganza Alleanza nazionale e Comunisti, guarda caso, gli unici due partiti politici che hanno degli ideali anche se molto diversi ma per certi versi uguali.
Ed io che sono idealista penso: "ma se tutte le donne fanno i calendari lo devo fare anche io? Cazzo no!"
Preferisco essere in minoranza piuttosto che "prostituirmi".

Ecco cosa penso.

 
At 7:04 PM, Anonymous Anonimo said...

Quoto totalmente il commento di palemmmitana....

semplice breve conciso e sopratutto diretto.

Scevro dalle acrobazie filologico -politiche che ho leeto in alcuni post.

Dè il mi babbo gridava nei cortei degli anni 70 "Non moriremo mai democristiani" oggi guarda Prodi Veltroni e tant'altri come loro e dice " la budella de to' ma', ma io devo morire democristiano?"

 
At 2:49 PM, Anonymous Anonimo said...

Così per dire qualcosa...
Che bisogno c’era di sbandierare ai quattro venti gli accordi sulla nuova legge elettorale?
Proprio ora che grazie all’abilità mediatoria e dialettica di Prodi, concedi qui e rimbrotta là, stavamo scollinando una finanziaria di assestamento che poteva costituire l’annuncio di un governo di legislatura?
Non immaginava Veltrusconi che un siffatto accordo avrebbe fatto perdere il lume degli occhi al Clementone da Ceppalone, il quale pur di non cedere lo scranno al diavolo venderebbe l’anima, i coperchi, le pentole e gli appartamenti romani, figuriamoci la quisqulia di far cadere l’esecutivo?
Mah…

 
At 12:56 PM, Anonymous Anonimo said...

Fausto non c’è la fa, non resiste, l’opposizione chiama.
Il governo non è abbastanza di sinistra, i suoi hanno le mani e i piedi legati, la questione di coscienza si fa sempre più pressante, troppi gli ideali calpestati a suon di fiducia in quell’emiciclo simbolo dell’inciucio e dell’accordo sottobanco.
C’è bisogno al più presto ti tornare a respirare l’aria della base, di tornare a chiedere con rinnovato vigore quei cambiamenti che Prodi non è riuscito a fare, e che magari, chissà, farà Berlusconi con il prossimo governo.

 
At 9:12 AM, Anonymous Anonimo said...

sta broda mi ricorda sempre di più ballarò......
l'ideologo b. poi ormai è quasi pronto per il grande passo al corriere della sera (dai che fra un po' galli della loggia se ne va in pensione e si libera un posto per te!)

 

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