martedì, giugno 21, 2005

CARTE SCOPERTE

Non vorrei rigirare il coltello nella piaga ..... ma il Cardinale Camillo Ruini presidente della CEI da molti definito l'unico vero vincitore di questo nefasto referendum ha esternato con dovizia la sua quasi timidezza tirandosi fuori dai giochi dopo che in questo gioco aveva giocato con molta enfasi.Con molto imbarazzo ha quasi voluto dire "Non sono io il vincitore del referendum , e per cortesia non non vogliate imputare alla politica della chiesa il risultato di tanta astensione..." e in forma ancor più arrogante (io la chiamerei un arroganza pastorale) ha detto che "la chiesa non fa politica , l'unica sua missione è evangelizzare" usando poi la frase "La parola di Cristo non si impone ma si propone" e in merito a questo ci ha anche donato la caramellina degli sconfitti promettendo che non toccherà la legge 194 , peccato morale per i cattolici ma non per questo imposizione da porre in termini di legge. State tranquilli non vi passiamo sopra come Carri armati è sembrato dire.Peccato che questo atteggiamento del "dopo" sia agli Antipodi con ciò che è successo "prima" con le continue esternazioni della Conferenza episcopale italiana (CEI) per bocca del suo presidente che da anni invece di politica si occupa eccome ed in forma piuttosto "INVASIVA" anzi a volte quasi "aggressiva" nei confronti delle istituzioni di uno stato laico in apparenza (la costituzione è apparente mentre la cultura religiosa rappresenta il dato di fatto della vita di tutti i giorni e questo francamente lo trovo allucinante) con le esternazioni continue contro i musulmani contro i gay,contro le famiglie atpiche e contro la crescita di una società civile laica ma non per questo immorale. Come nel periodo della dicotonia dei due blocchi contrapposti la chiesa ha perso i suoi nemici comunisti apostati rischiando la crisi e con un colpo di reni è tornata a galla.Se c'è un organismo che definirei politico ai limiti del massonico è proprio la CEI e se esiste un Cardinale che definire politicante è poco questo è proprio Ruini.Ora io non vorrei piccarmi d'astio recondito e non mi va di imputare alla chiesa con i suoi organismi più o meno politici e di controllo il fallimento del referendum , per carità costoro fanno il proprio lavoro e tirano acqua al mulino loro ed inoltre credo che molte altre ragioni siano da imputare a tale disfatta. Trovo però che questa finta modestia sia a dir poco arrogante e sbefeggiante nei nostri (o forse solo mei)confronti , percui sarebbe ora di smetterla con i discorsi sulla chiesa che non fa politica e sull'astensione come cancro italiano (discorso vero ) .....Proporrei ai signori poroprati infatti di giocare a carte scoperte e finirla di nascondere dietro lezioni morali vere e proprie ARRINGHE Politiche dall'alto di una vera e propria struttura di potere che pare sempre in crisi ma in crisi non lo è mai.

Un abbraccio

ll voster Mallinza

5 Comments:

At 12:31 PM, Anonymous Anonimo said...

Sono daccordo con te Luca sul fatto che ruini tonini e tutta la CEI siano aggressivi e entrino sempre in vicende politiche facendo finta di fare discrisi sulla morale Cristiana....Però questo non significa che tutti quanti debbano tenerene conto.
Io mi scaglio piuttosto contro un paese di bacchettoni con poche donne al governo e sopratutto con quelle molte donne che si sono astenute e che molto probabilmente sono anche daccordo sull'abolizione della 194...in quanto donna mi sento indignata!
Ho colleghe che ascoltano la predica di funzionari vaticani ogni domanica eppure noi donne per un papa o un qualsiasi prete non contiamo nulla...vengono ad insegnarci quali siano i valori di una famiglia loro che di famiglie mai ne faranno . Ma non è di loro che mi preoccupo ; Non li considero! Io non sopporto che migliaia di donne diano seguito a questo tradizionaloismo bacchettone tipicamente italiano.
E una cosa vergognosa....
Sono stanca arcistanca di sopportare il popolo bue! sarà un discorso già sentito ma è così
Scusate lo sfogo

 
At 12:46 PM, Anonymous Anonimo said...

POSTATO DAL MIO AMICO LUCAPAP

mazza quanto scrivi a lu'

a tal proposito cito uno che e' stato citato da Marco d'Itri nel suo simpatico newsgroup:

Tre cose desidero vedere innanzi alla mia morte; ma dubito, ancora che
io vivessi molto, non ne vedere alcuna; uno vivere di repubblica bene
ordinato nella cittá nostra, Italia liberata da tutti e' Barbari, e
liberato el mondo dalla tirannide di questi scelerati preti.
Io ho sempre desiderato naturalmente la ruina dello stato Ecclesiastico,
e la fortuna ha voluto che sono stati dua pontefici tali, che sono stato
sforzato desiderare e affaticarmi per la grandezza loro; se non fussi
questo rispetto, amerei piú Martino Luther che me medesimo, perché
spererei che la sua setta potessi ruinare o almanco tarpare le ale a
questa scelerata tirannide de' preti.
-- Francesco Guicciardini, Ricordi

http://groups.google.it/group/it.fan.marco-ditri/browse_thread/thread/be697bbf2d212ab6/bae9ce91e0f98992?hl=it#bae9ce91e0f98992

10:28 AM

 
At 12:10 PM, Anonymous Anonimo said...

Curioso.Proprio ieri sera ogni tv ed organo di stampa portava unica notizia. Una "copertura" mediatica totale, come non si concede, quasi, nemmeno ai signori del pianeta quando vengono a Roma. Non c'è che dire: la visita ufficiale di papa Benedetto XVI al presidente Ciampi si è svolta in una cornice spettacolare, con la capitale d'Italia trasformata, volente o nolente, in un grande palcoscenico.Un presidente della Repubblica che parla del mondo, della pace, dell'Onu, del conflitto tra israeliani e palestinesi, delle ingiustizie e delle diseguaglianze che contribuiscono a scatenare tragedie sulla terra. E un papa invece che pronuncia la parola pace appena di sfuggita, come sinonimo di concordia interna al popolo italiano, e per il resto concentra il proprio discorso su una esplicita rivendicazione della difesa del matrimonio, il rifiuto dell'eutanasia, la tutela della vita dal concepimento, cioè il no all'aborto, e il sostegno statale alla scuola privata.

 
At 9:24 AM, Anonymous Anonimo said...

Però luca in fin dei conti il vaticano fa il suo...protegge la chiesa protegge la morale cattolica ecc ecc; in realtà è lo stato che non protegge se stesso e le sue istituzioni laiche.
Non lo fa solamente per paura di un emorragia elettorale visto che in questo paese molta gente si schiera politicamente nella direzione più consona alla morale cattolico-ecclesiastica. La vera tragedia è questa non che i cardinali parlino di politica.

 
At 9:30 AM, Anonymous Anonimo said...

Albi guarda che un cattolico può tranquillamente astenersi da ciò che è peccato senza che questo venga vietato dalle istituzioni di uno stato.Se così fosse saremmo in una repubblica simile a quella Islamica dell'Iran dove un ayatollah conta più di un presidente della repubblica e io francamente questo lo trovo un fatto gravissimo.Sono quindi anche io daccordo con Luca su un punto:
La chiesa smascheri il fatto morale e dica chiaramente che sta perdendo consensi in questa direzione (quella della morale cattolica) e che proprio a causa di questo motivo si mette da anni a fare politica penetrando nelle istituzioni in modo da rendere un grave reato un cosa che in realtà è solo peccare contro la morale cattolica.

 

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