giovedì, gennaio 26, 2006

Alla ricerca del tempo perduto

Ieri sera, Felice (il mio insegnante di dizione) ci ha letto un brano di Marcel Proust tratto da " alla ricerca del tempo perduto".
La sua voce, lo scandire dei ritmi e le parole meravigliose di quel testo hanno generato una magia che non provavo da tanto troppo tempo.
Ed eccomi qui alla ricerca del tempo perduto

"...MA NELL’ISTANTE STESSO IN CUI IL SORSO DI TÈ, FRAMMISTO A BRICIOLE DI DOLCE, TOCCÒ IL MIO PALATO, TRASALII, ATTENTO A QUALCOSA DI STRAORDINARIO CHE MI STAVA ACCADENDO.
UN PIACERE DELIZIOSO MI AVEVA INVASO, ISOLATO, SENZA NE SAPESSI LA RAGIONE.
MI AVEVA RESO IMMEDIATAMENTE INDIFFERENTI LE VICISSITUDINI DELLA VITA, INOFFENSIVI I SUOI GUASTI, ILLUSORIA LA SUA BREVITÀ, ALLO STESSO MODO IN CUI AGISCE L’AMORE, RIEMPIENDOMI DI UN’ESSENZA PREZIOSA: O PIUTTOSTO QUELL’ESSENZA NON ERA IN ME, ERA ME STESSO. AVEVO SMESSO DI SENTIRMI MEDIOCRE, CONTINGENTE, MORTALE.
DA DOVE POTEVA VENIRMI QUESTA IMMENSA GIOIA?
SENTIVO CHE ERA LEGATA AL SAPORE DEL TÈ E DEL DOLCE, MA LO SUPERAVA INDEFINITAMENTE, NON DOVEVA ESSERE DELLA STESSA NATURA.
DA DOVE VENIVA? CHE COSA SIGNIFICAVA? DOVE AFFERRARLA?
BEVO UN SECONDO SORSO, MA NON VI TROVO NIENTE DI PIÙ DI QUANTO HO TROVATO NEL PRIMO. UN TERZO MI RECA QUALCOSA DI MENO DEL SECONDO.
BISOGNA CHE SMETTA, LA VIRTÙ DELLA BEVANDA SEMBRA DIMINUIRE.
È CHIARO CHE LA VERITÀ CHE CERCO NON È IN ESSA, MA IN ME.
ESSA L’HA RISVEGLIATA, MA NON LA CONOSCE, E NON PUÒ CHE RIPETERE INDEFINITAMENTE, VIA VIA SEMPRE PIÙ DEBOLMENTE, QUELLA STESSA TESTIMONIANZA CHE NON SO INTERPRETARE E CHE VOGLIO ALMENO POTERLE RICHIEDERE E RITROVARE INTATTA, A MIA DISPOSIZIONE, TRA POCO, PER UNA CHIARIFICAZIONE DECISIVA.

POSO LA TAZZA E MI VOLGO VERSO IL MIO SPIRITO. È LUI CHE DEVE TROVARE LA VERITÀ.
MA COME?
GRAVE INCERTEZZA TUTTE LE VOLTE CHE LO SPIRITO SI SENTE SUPERATO DA SÉ STESSO;
QUANDO LUI, IL RICERCATORE, È CONTEMPORANEAMENTE IL LUOGO OSCURO DOVE DEVE CERCARE E DOVE TUTTO IL SUO BAGAGLIO NON GLI SERVIRÀ A NULLA.
CERCARE? NON SOLO: CREARE. E DI FRONTE A QUALCOSA CHE NON ESISTE ANCORA, A CUI SOLO LUI PUÒ DAR FORMA, PUÒ FAR ENTRARE NELLA SUA LUCE...."


Marcel Proust (Alla ricerca del tempo perduto)


Voster semper voster Mallinza

3 Comments:

At 12:22 PM, Anonymous Anonimo said...

Ciao sono Annalisa
giro tra vari blog un po' per diletto un po' per la mia tesi.
Avevo già letto un topic molto bello qualche mese fa indirizzato sull'interessante libro i Girasoli.
Volevo farti i complimenti per la scelta di questo brano di Proust tratto dall'enorme opera "a la recherche de le temps perdu" dove in sei tomi la parte di SWANN è forse una delle più poetiche .
Segnalerò questo pezzo ad una amica che gestisce una radio sulla rete dove si leggono spesso brani come questo.

 
At 12:25 PM, Anonymous Anonimo said...

Vedo che il Mallinza ogni tanto sfonda nel giro dei bloggers!
ULLALLA' ci saluterai ancora ?
Il brano è molto bello Luchino ma alcune cose (molte) non le ho capite...forse una versione più integrale mi avrebbe aiutato.
Ma se vuoi degnarci di una minima spiegazione....

 
At 12:27 PM, Anonymous Anonimo said...

ZZZ..

STATE ATTENTI! I VERMI AVANZANO!AVANTI DI QUESTO PASSO FINIRETE PER ANDARE ALLA RICERCA DEL BOLG PERDUTO...

 

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